Rapporto dell'Enac


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Trasporto aereo, la ripresa è iniziata

Nel 2010 passeggeri aumentati del 7% passeggeri_aereo_296

Il 2010 è stato l'anno della ripresa per il trasporto aereo nazionale. Lo certifica il Rapporto 2010 presentato dall'Enac secondo il quale lo scorso anno il numero totale dei passeggeri nel 2010 è stato 138.909.695 con una variazione in positivo rispetto al 2009 del 7% rispetto ai129.859.539 del 2009.

"Se il 2009 è stato l''annus horribilis' - ha detto il direttore generale, Alessio Quaranta - il 2010 ha segnato l'avvio della ripresa. I dati lasciano ben sperare anche perché relativi a un anno con forti criticità, prima fra tutte quella legata all'eruzione del vulcano islandese". In Italia, dice il Rapporto, "nel 2010 hanno viaggiato in aereo nove milioni di passeggeri in più rispetto all'anno precedente, con un tasso di crescita che ha superato anche gli elementi di criticità congiunturali, come la nube vulcanica islandese che nel mese di aprile 2010 ha portato alla totale chiusura dei cieli in Europa.

Il tasso di crescita nel numero dei passeggeri sfiora l'8% se si considerano solo i voli di linea (escludendo quindi i charter) con i quali hanno volato quasi 132 milioni di passeggeri, a fronte di una crescita del numero di movimenti (cioè del numero dei voli) del 3,8%".

Gli aerei, evidenzia l'Enac, "hanno viaggiato più pieni rispetto al 2009 e questo lascia pensare ragionevolmente a una ripresa effettiva del settore, già in corso, e non al mero concatenarsi di fattori congiunturali favorevoli".

ENAC,INFRASTRUTTURE INADEGUATE A CRESCITA DOMANDA
Le attuali infrastrutture aeroportuali ''non saranno in grado di sostenere adeguatamente le future potenzialita' di sviluppo del traffico aereo''. Lo sottolinea il presidente dell'Enac Vito Riggio nell'introduzione al Rapporto annuale dell'Ente, precisando che ''di fronte a proiezioni per cui in Italia si passerà dagli attuali 130 milioni di passeggeri a 230 milioni entro il 2030, è impensabile che gli aeroporti possano diventare il collo di bottiglia dell'intero comparto''.

La crescita del traffico ''ci pone un problema urgente, in prospettiva'', ha sottolineato il direttore generale Alessio Quaranta, evidenziando che ''abbiamo un sistema infrastrutturale per lo piu' arretrato, per lo meno se si pensa ai principali aeroporti''. ''C'e' una necessita' di programmazione dello sviluppo infrastrutturale che da 20 anni si aspetta'', ha proseguito il direttore generale, precisando che comunque ''il recupero del gap infrastrutturale del Paese non ouo' non passare attraverso una revisione dei meccanismi di tariffazione dei servizi''.

Quello dell'inadeguatezza delle infrastrutture alla crescita della domanda ''non è un problema soltanto italiano'', ha detto Riggio, ricordando che già nel 2007 lo aveva segnalato anche la Commissione europea, evidenziando che nel 2025 si potrebbe arrivare ad una congestione del sistema del traffico aereo.