di Rita Piccolini
Ultime collezioni in ordine cronologico. Chiude 1° Classe- Alviero Martini proponendo i classici della moda per l’autunno e l’inverno. Intanto i colori: il grigio, il nero, il marrone, il beige, da soli o mischiati, anche nelle fantasie. Poi giacconi ornati di pelliccia , pantaloni, gonne con pullover, grandi mantelle di maglia a imitare la mongolia. Il giorno prima Mila Schon, che ha proposto una donna anni Venti, con piccoli cappelli a turbante ricchi di piegoline. E pieghe e plissé hanno caratterizzato l’intera collezione e sono state abbondantemente distribuite su gonne, giacche e cappotti e abiti importanti per la sera. I tessuti in tutte le tonalità autunnali: amaranto, verde scuro, marrone, cammello, con sprazzi di blu petrolio, turchese e effetti optical.
Poi il total white” di Navarra, per una donna fatale e regina delle nevi. Le linee raffinate di Lorenzo Riva, che si ispira agli anni Sessanta con abiti a trapezio che sono capolavori di sartoria. Le molteplici interpretazioni dei classici tubini neri realizzate da Silvio Betterelli. Il pelo di volpe e le piume di cigno della ragazza Byblos.
Ma c’è già aria di smobilitazione, perché il grande circo della moda si sposta nella capitale d’oltralpe e le sfilate riprendono senza un giorno di interruzione.
Parigi presenta un calendario in grande stile, che vede sfilare i marchi più prestigiosi della moda francese, accanto a maison straniere e a giovani proposte. Vuitton, Guy La Roche , Balmain , Hermès , Givenchy , Jean Paul Gaultier , solo per fare alcuni nomi, oltre alla maison di Balenciaga , il cui fondatore fu definito una volta da Christian Dior "un maestro per tutti noi". Rivedremo Vivienne Westwood , regina della moda britannica, e Stella McCartney , tenuta a battesimo giovanissima dallo stilista francese Christian Lacroix. Ma l’attenzione sarà puntata sulla collezione di Dior, realizzata dallo stilista John Galliano, che nel frattempo è stato sospeso dalla maison per gli insulti antisemiti pronunciati in un caffè del quartiere parigino del Marais. La sua sfilata è prevista per il 4 marzo. Ci sarà? Sarà ancora sospeso? Probabilmente sì. Le sue frasi sono ingiustificabili, e il fatto di essere ubriaco nel momento in cui le ha pronunciate non è una valida giustificazione, piuttosto è un aggravante. Il video reso pubblico nel frattempo sul sito del britannico Sun in cui dichiara:”Amo Hitler” non lo aiuta. Certo il personaggio ha fatto di tutto per non passare inosservato, potrebbe aver pronunciato la frase incriminata per far parlare di sè…chissà? Del resto non ci dimentichiamo che al termine di una sfilata si è presentato al suo pubblico vestito da Maria Antonietta pur di stupire! Ma qualora così fosse sarebbe semplicemente uno sciocco, e anche questo non giova alla sua immagine, né a quella della prestigiosa maison.
A proposito del maestro Lacroix, è interessante segnalare una mostra prestigiosissima, al Musée du Quay Branly, dove si conferma che la moda è una storia infinita di contatti e ibridazioni tra culture diverse: "L'Orient des femmes vu par Christian Lacroix", in allestimento fino al 15 maggio. In esposizione 150 costumi e abbinamenti tradizionali del Vicino Oriente, provenienti da paesi come Siria, Palestina, Giordania, selezionati dallo stilista, che ha voluto rifiutare il cliché di una donna orientale che può essere soltanto una provocante odalisca o un corpo coperto dal burqa, ma presenta al contrario una donna che sprigiona la sua sensualità e femminilità attraverso un carnevale di colori, tessuti e disegni diversi e ricchissimi.
Nelle foto dall'alto, le sfilate di Mila Schon e Byblos