La partita elettorale, già complicata ovunque per i democratici, lo è ancora di più in California. Martedì 2 novembre gli elettori del "Golden State" andranno a votare anche per la liberalizzazione delle droghe leggere.
La "Proposition 19" legalizza la coltivazione e l'uso personale di modiche quantità di marijuana. Lo Stato potrà inoltre regolamentare e tassare il commercio della cannabis. Le casse vuote e la tradizionale tolleranza dei californiani fanno prevedere che al referendun vincano i sì.
Contro la proposta si trovano per una volta uniti repubblicani e Casa Bianca. I promotori sostengono che la legalizzazione della marijuana migliorerà il bilancio dello Stato, sottrarrà denaro alle bande criminali e aiuterà la polizia a perseguire crimini più gravi.
Per gli oppositori, tra cui il governatore repubblicano Schwarzenegger, non farebbe che incrementare il narcotraffico e il consumo di droghe pesanti. La Casa Bianca si è schierata al loro fianco. Il ministro della Giustizia, Holder, ha avvertito: le autorità federali perseguiranno chiunque venga trovato in possesso di droga. Ma l’effetto sul voto dello scontro sulla cannabis è ancora tutto da valutare.