di Luigi del Giudice
La rassegna francese non delude le aspettative e presenta un’innovazione tale da far pensare impossibile nuovi sviluppi, che, però, siamo sicuri, ci saranno. La strada della crisi, è opinione comune di tutti gli interessati al settore, passa attraverso un’importante evoluzione della tecnologia e del confort dei veicoli. E su questi aspetti, Parigi è all’altezza di ogni aspettativa.
I modelli nuovi non mancano; sono sempre più belli e confortevoli e, cosa importante, molto accattivanti. In molti casi hanno dei design veramente belli. Tutti, chi più, chi meno, segnano tra le caratteristiche il consumo basso. Si tende a un risparmio del carburante, che, oggi, è uno degli stimoli maggiori all’acquisto. L’evoluzione tendente a migliori e più bassi consumi sembra strettamente connessa al quadro ecologico e, così, si continua a realizzare vetture a impatto ambientale sempre più conveniente. Si nota anche una tendenza verso cilindrate più contenute, sempre in virtù di maggiori risparmi.
Alcune Case, come le francesi Peugeot e Renault, abbandonano le 3.000 centimetri cubi, che sono poco vendute in particolare sul mercato italiano, e indirizzano le loro scelte verso cilindrate più basse e richieste in Italia e in Francia. Puntano sulle 2.000 e 2.200 diesel, che, oggi, esprimono un potenziale di certo non indifferente e che risultano a dir il vero molto soddisfacenti.
L’Italia, per tradizione e cultura, non ha molti acquirenti sulle grandi cilindrate. Appena l’1% chiede vetture con cilindrata da 3.000 in su. Cosa, questa, del resto, simile alla Francia e gran parte dei paesi europei.
La Germania, fa quasi eccezione, è uno dei pochi mercati dove le grandi cilindrate hanno un mercato ancora molto fiorente. Questa edizione del Salone di Parigi per un verso ricorda quanto accaduto molti anni fa. Come nel 1946, allora a distanza di 23 anni, il Salone riporta oggi in auge l’auto elettrica, dimenticata per tanto, forse troppo tempo.
Oggi, il vento è cambiato e tutti puntano sull’elettrica. E Parigi offre una vasta esposizione con un’area dedicata alle prove. Chi vuole, può salire sulle vetture e “sentire” le caratteristiche: vale a dire, silenziosità e grande scatto nelle accelerazioni. E anche qui le Case francesi sembrano farla da padroni. Renault con una praticissima Kangoo e un’interessante Fluence, di cui in seguito scriveremo le differenze; Peugeot e Citroen con le piccole ma non troppo iOn e C-Zero, di derivazione Mitsubishi, presente con la I-Miev.
Ma Peugeot presenta anche una vettura elettrica sperimentale, la XF1, che ha all’attivo già diversi record per il suo scatto felino.
La EX1 si è imposta su tutte non solo nei tratti di 400 metri, ma anche su tratti più lunghi, come i 500 metri, il chilometro o il miglio da fermo. Di elettriche ce ne sono altre e ne scriveremo in seguito. Qui, ci limitiamo a segnalare le più prodigiose, senza tralasciare auto come la Smart elettrica, ancora troppo rumorosa e troppo poco scattante, per essere segnalata tra le migliori.