Rai e solidarietà


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Conti: 'L'unione fa la forza'

Tre domande al conduttore della serata

di Emanuela Gialli

Una serata di solidarietà, per tutti gli italiani che vogliono rispondere all’appello che arriva dalla Basilica di San Francesco per le popolazioni di Haiti e della Colombia.

Ovviamente, quello che chiediamo è un sacrificio, un sacrificio piccolo, che diventa un grande dono se fatto da tanti. Ci rivolgiamo a tutti quelli che in diverse occasioni hanno dato il proprio contributo, con sincerità. Ma vorrei che si aggiungesse anche chi non ha mai partecipato, magari perché era impossibilitato a farlo. Ecco, io spero che questa volta lo possa fare: togliersi ricchezza per girarla ad altri.

Da dove proviene la grande voglia di solidarietà che gli italiani hanno?
Da loro grande cuore. Si dice sempre: gli italiani hanno un grande cuore. Io ricordo l’alluvione di Firenze, gli “Angeli del fango”, i “capelloni”, che vennero a scavare tra le macerie. E poi, i volontari che partono quando c’è un terremoto. Le tante “Misericordie” pronte a muoversi sempre, per portare il loro aiuto. Noi siamo così.

Musica e spettacolo nella Basilica di Assisi, “tempio” di pace, unione e fratellanza tra i popoli. Per dare più forza al messaggio di solidarietà?
Sì e aggiungo, il modo migliore per richiamare l’idea del sacrificio con la presenza di San Francesco e il suo insegnamento. L’unione fa la forza.