di Bianca Biancastri
E’ cambiata la normativa in materia di passaporti ed ora è chiaro, dopo mesi di incertezza, che questa ha avuto effetti anche sul lasciapassare per i minori (il certificato di nascita con foto convalidato dalla Questura per l’espatrio). Il minore di anni 14 deve viaggiare in compagnia di almeno un genitore o di chi ne fa le veci, oppure va indicato sul lasciapassare il nome dell’accompagnatore, come previsto per il passaporto. Prima un ragazzo tra i 10 e i 15 anni di età poteva viaggiare da solo.
A creare confusione, dal novembre scorso, sono state anche le informazioni pubblicate sui siti internet di alcune Questure dove si leggeva che le disposizioni per il lasciapassare restavano invariate.
“Si è corso il rischio che i minori di anni 15 che uscivano dal territorio nazionale con un documento non conforme alle nuove disposizioni incontrassero dei problemi in sede di eventuali controlli di polizia”, dice a Televideo la dottoressa Liliana Palmieri dell’Associazione nazionale ufficiali di Stato civile e d’anagrafe. “Le modifiche apportate alla legge sui passaporti hanno reso necessaria un’opera di interpretazione e di raccordo fra diverse discipline che non è stata immediata ma che è intervenuta dopo un certo periodo di tempo”, aggiunge. “E’ notizia di questi giorni, tuttavia, che le Questure stanno diramando ai Comuni delle disposizioni che mirano ad evitare disagi all’utenza, invitandoli a predisporre il certificato di nascita e cittadinanza su carta intestata e che avrà un formato unico in tutto il territorio nazionale”, afferma ancora la dottoressa Palmieri.
A Televideo, che chiedeva conto dell’incertezza interpretativa delle nuove disposizioni, il dirigente dell’Ufficio passaporti della Questura di Roma, Armando Guarda dice che “per il disallineamento delle disposizioni riguardo i lasciapassare rispetto ai passaporti, gli uffici emittenti si erano automaticamente adeguati alla disposizione emanata per il passaporto inserendo automaticamente il nome dei genitori anche nei lasciapassare rilasciati ai minori con età compresa tra i 10 e i 14 anni. La durata del lasciapassare, originariamente di cinque anni dal rilascio o fino al compimento del quindicesimo anno di età “sta per essere portata , dal prossimo 7 giugno c.a., a 12 mesi in ottemperanza alle norme europee che prevedono appunto la durata massima di 12 mesi per i documenti di viaggio non elettronici”annuncia il dirigente. Il quale, inoltre, consiglia di “chiedere il documento di espatrio per tempo, considerando che la legge prevede che i tempi di rilascio possano arrivare anche a 30 giorni nei casi meno semplici; informarsi prima di effettuare prenotazioni o pagamenti di biglietti sul tipo di documento di espatrio richiesto dal Paese che si intende raggiungere (per questo esiste il sito www.viaggiaresicuri.it che fornisce in tempo reale tutte le indicazioni); consultare il sito della Polizia di Stato ove sono forniti tutti i chiarimenti sul rilascio del passaporto oppure recarsi presso un qualunque Commissariato di Polizia il cui personale potrà fornire utili indicazioni”.
Intanto, le agenzie turistiche denunciano ancora disagi per gli utenti. Un’operatrice del settore,Roberta Demofonti, che si occupa di organizzare viaggi-studio per minori in tutta Italia, afferma a Televideo che la confusione è ancora molta ed è spesso conseguenza delle diverse procedure usate dalle questure italiane e chiede più uniformità sul territorio.
Insomma, per i minori che viaggiano all’estero i problemi non sono finiti.