Dichiarazione dei redditi, ecco i 10 errori più diffusi

Spese mediche, affitti, pratiche ereditarie, lavori condominiali o ristrutturazioni; ma anche timori di utilizzo dello scudo fiscale: sono alcuni dei 'campi' dove i contribuenti italiani commettono errori che portano a pagare più di quanto si dovrebbe h

Spese mediche, affitti, pratiche ereditarie, lavori condominiali o ristrutturazioni; ma anche timori di utilizzo dello scudo fiscale: sono alcuni dei 'campi' dove i contribuenti italiani commettono gli errori più diffusi al momento della dichiarazione dei redditi e che portano a pagare più di quanto si dovrebbe. A fornire la lista degli errori sono i commercialisti di Padova; un elenco che, basandosi sulle varie esperienze professionali, fa riferimento ai contribuenti singoli, le cosiddette "persone fisiche".

Spese mediche: mancanza di intestazione degli scontrini e loro imputazione nell'anno in corso anziché in quello della dichiarazione;
Affitto: la legge consente di detrarre l'affitto di contratti di locazione convenzionati. Molti contribuenti non ne approfittano, o detraggono l'affitto senza avere un contratto convenzionato;
Pratiche ereditarie: spesso vengono versate imposte già pagate, o non vengono detratte spese riconosciute, come quelle funerarie. La normativa è un po' complessa per il singolo contribuente e spesso è difficile recuperare la documentazione;
Passaggi da partita Iva a privato: cambiando la posizione fiscale, non si riportano i crediti d'imposta maturati nella precedente situazione, perdendo completamente i crediti d'imposta;
Lavori condominiali: molti contribuenti non comunicano il prospetto dei lavori effettuati. Alcuni piccoli amministratori condominiali non comunicano i dati su fornitori e acquisti nei termini di legge;
Familiari a carico: per mancanza di comunicazione tra le fonti, le detrazioni per i figli non vengono indicate in nessuna delle due dichiarazioni dei genitori, o vengono calcolate due volte. Il problema si ripete spesso anche con i genitori a carico;
Ristrutturazioni: vengono ignorate le detrazioni per interventi di ristrutturazione, pensando che la legge sia più restrittiva. In realtà vi sono ampie applicazioni nei lavori per la casa (detrazioni al 36% e 41%) o sul risparmio energetico (55%);
Spese detraibili: i contribuenti spesso ne dimenticano alcune. Tra queste acquisto di mobili, computer, elettrodomestici, ma anche assicurazioni e spese di assistenza;
Liberalità: mancano molte detrazioni per offerte benefiche, le cosiddette liberalità, o vengono erroneamente indicate per soggetti non previsti;
Scudo fiscale: molti contribuenti non comunicano i redditi detenuti all'estero anche quando non comporterebbero alcun onere fiscale, esponendosi a sanzioni.