Il responso non ammette repliche: per Il 59% degli afghani, la quotidiana vessazione da parte delle autorità" è in cima alle loro preoccupazioni. Seguono l'insicurezza (54%) e la disoccupazione (52%).
Un afghano su due denuncia di aver dovuto pagare almeno una tangente a un pubblico ufficiale nei 12 mesi che è durata l'inchiesta. Il 56% ritiene che le organizzazioni internazionali e le Ong siano corrotte e restino in Afghanistan solo per arricchirsi.
La percezione del fenomeno è aumentata significativamente negli ultimi 5 anni (+40% in città, +80% nelle campagne).
La somma che gli afghani hanno pagato illegalmente per ottenere un servizio pubblico è mediamente di 139 dollari in città e 166 nelle campagne, pari a circa 1/3 del reddito pro capite annuo.
Il fatturato della corruzione è pari a 2,5 miliardi di dollari annui, ovvero un quarto del Prodotto interno lordo. Solo il traffico di droga frutta di più: 2,8 miliardi ogni 12 mesi.
Un terzo delle pratiche burocratiche sono state "accelerate" mediante il pagamento di un pizzo, mentre il 30% delle multe comminate sono "sparite" grazie a una tangente.
Medici, infermieri e insegnanti prendono meno di 100 dollari a tangente e risultano quindi le categorie meno avvantaggiate dal fenomeno. Nella media, con tangenti compresi tra 100 e 200 dollari poliziotti, esattori fiscali, agenti del catasto e autorità locali. Al di sopra della media, con più di 200 dollari a tangente, giudici,rappresentanti del governo centrale e agenti doganali.
Pochissimi i casi di concussione denunciati, un po' per ignoranza della legge, un po' perché anche la magistratura fa parte del sistema. Parimenti, i media e gli organi di informazioni tradizionali (capi tribali, mullah) tendono ad ignorare o sottovalutare il problema.
La corruzione è concentrata principalmente nel Nord e nel Sud (62% e 61% degli intervistati rispettivamente), un po' meno nell'Est e nel Centro (53%) e cala decisamente a Ovest (solo il 21% ha pagato tangenti).
Si paga di più il pizzo nelle aree rurali che in quelle urbane (56% contro 46%), e più la città è popolosa, meno il fenomeno è presente. Kabul e Herat risultano infatti le due isole felici dell'inchiesta. Sono gli uomini a pagare di più, ma in campi come sanità e istruzione la tangente è donna.
E' possibile accedere al rapporto completo tramite il sito www.unodc.org.