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LEGALQUETTE: legalità e netiquette in rete

a cura di Fiorella Mandaglio

 

Bullismo e Cyberbullismo: conosciamo le differenze?

Quando pensiamo ai nostri adolescenti non possiamo fare a meno di sperare che Bullismo e Cyberbullismo siano fenomeni ben lontani dalla realtà sociale, scolastica e ricreativa che frequentano abitualmente. Capita spesso però che ci si ritrova a dover intervenire per le azioni che sta subendo una vittima presa di mira da bulli e a dover riconoscere la tipologia di azione molesta che sta subendo. 

Come fare a capire se una persona è vittima di bullismo o di cyberbullismo?    

 

La prima domanda a cui rispondere riguarda lo SPAZIO. 

In quale luogo si verifica l'azione? 

Se il comportamento del molestatore si realizza e resta racchiuso in un luogo fisico (aula scolastica, palestra o altri luoghi frequentati dall'adolescente) siamo in presenza di bullismo, se invece l'azione si verifica esclusivamente online all'interno di social network, applicazioni di messaggistica istantanea di gruppo o giochi online, ci troviamo di fronte a un caso di cyberbullismo.                          

 

La seconda domanda riguarda la MODALITÀ.

Come vengono messe in atto le azioni di attacco e messa in ridicolo?

Per capirlo si debbono osservare i comportamenti. Se l'azione molesta è compiuta fisicamente (spintoni, parole offensive...) parliamo di bullismo, se invece durante le normali attività giornaliere offline alla vittima non accade nulla e l'attacco si verifica quando si collega alla rete e viene offeso o ridicolizzato con commenti, simboli o uso di sue immagini, è cyberbullismo.  

 

La terza domanda si riferisce al TEMPO.

Quando si realizzano le azioni moleste e per quanto tempo? 

Se l'azione si svolge solo nel mondo fisico ed in un luogo circoscritto, l'adolescente che la subisce cerca di evitare quel luogo frequentando solo i posti dove si sente sicuro. Se invece si verifica nel web raccogliendo consensi e condivisioni, la vittima è sottoposta a un notevole stress emotivo che, come spesso accade, si ripercuote nella vita offline.   

 

Bullismo e cyberbullismo sono sovente INTERCONNESSI e sempre più spesso le azioni realizzate nel mondo fisico, come percosse o scherzi di cattivo gusto, vengono videoregistrate e condivise in rete per aumentare l'attacco dannoso e la messa in ridicolo attraverso like, visualizzazioni e condivisioni. In questi casi dobbiamo parlare di azioni di bullismo realizzate in ambienti fisici che sfociano in cyberbullismo attraverso l'uso di strumenti tecnologici (pc, telefono, tablet).    

 

In sintesi, si parla di bullismo quando le azioni moleste vengono realizzate prevalentemente nel mondo fisico, in un tempo e uno spazio definiti, e il sopruso si conclude quando bullo e vittima si separano. Siamo in presenza di cyberbullismo, invece, quando i comportamenti persecutori vengono messi in atto servendosi degli strumenti tecnologici. I due fenomeni si interconnettono quando l'azione messa in atto nel mondo fisico viene registrata e condivisa online per amplificare l'ingiuria.