Il festival letterario più longevo d’Italia torna ad animare le strade, i palazzi, le aule, i musei e le piazze di Mantova dal 4 all’8 settembre 2024 interrogandosi sulle guerre e sulle democrazie, mettendo a confronto le generazioni, guardando all’Africa con altri occhi, facendoci riflettere sulle intelligenze artificiali e i corpi che abitiamo, innamorare delle mille lingue dell’Italia e riscoprire popoli antichi ormai scomparsi. Una festa rinnovata per una moltitudine sfaccettata, libera e curiosa di lettrici e lettori che vogliono mettersi in ascolto, condividere storie, ritrovarsi nelle parole per allargare lo sguardo ora che il dialogo sembra arretrare. Più di 300 gli ospiti italiani e internazionali che animano gli eventi di un programma plurale per vocazione e interessi, che raccoglie anche istanze e desideri emersi da incontri e progetti realizzati nel corso dell’anno, coinvolgendo soprattutto giovani e giovanissimi animati dal desiderio di trovare nuove modalità di confronto.
Cinque giorni in cui la letteratura si apre e si confronta assumendo le forme del workshop, della lezione orizzontale, dell’officina creativa, del dibattito e dell’incontro, del reading e dello spettacolo per raccontare di un mondo a pezzi che ha bisogno di rimodellare i ponti esistenti invece di abbatterli, unire i brani di un’immensa partitura in cui ogni singola parte reclama il proprio posto e la propria unicità.
Tra le tantissime presenze segnaliamo le voci della turca Elif Shafak, a confronto con l’epopea di Gilgamesh; del libico Hisham Matar, scrittore di diaspore affettive e identitarie; di Kapka Kassabova, instancabile narratrice di confini; di Georgi Gospodinov, tra i massimi poeti e narratori bulgari del nostro tempo; di Emmanuel Carrère, autore paradigmatico di un tempo come il nostro, in bilico tra realtà e finzione; di Jean-Baptiste Andrea vincitore del Prix Goncourt; del Premio Pulitzer 2024 Nathan Thrall, autore di uno scioccante libro inchiesta sulla quotidianità palestinese, e di Paul Lynch, vincitore del Booker Prize 2023, capace di rivisitare in chiave distopica le derive neofasciste dell'Europa contemporanea. Attesissimi l’arrivo di Colum McCann che nell'ultimo libro affronta la vicenda di Diane Foley, madre del reporter statunitense decapitato dall'Isis; del Premio Nobel per la pace Maria Ressa, protagonista di una delle più appassionate lotte per la libertà di espressione degli ultimi decenni grazie ai suoi reportage contro il governo di Duterte e l’estremismo islamico tra Filippine e Sud-est Asiatico; di Carol Ann Duffy, una tra le voci più significative della letteratura britannica e profonda innovatrice del linguaggio poetico.
Questa ventottesima edizione sarà la prima volta a Mantova di David Quammen: di fronte al pubblico del Festival, il giornalista e divulgatore scientifico statunitense ripercorrerà la sua lunga attività di inviato del National Geographic nelle lande più selvagge della Terra, che l’ha portato a riscoprire il nesso biologico primordiale che lega la specie umana alla natura.
Il gioco a rincorrersi tra le scienze e le arti torna in molti degli incontri e dei laboratori che animeranno quest’anno la Casa del Mantegna, il centro propulsore delle attività per e con i bambini. Festivaletteratura resta l’appuntamento di riferimento per le scuole, gli studenti e gli insegnanti che partecipano a Read More, l’attività di lettura libera in classe promossa ormai da diversi anni dal Festival e che ha visto nel 2024 l’adesione di oltre mille classi e 25mila studenti in tutta Italia.