Mercoledì 13 marzo presso il Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l'Umbria si è svolto un focus sulla sicurezza stradale per approfondire dinamiche e procedure riguardanti lo stato di alterazione da sostanze stupefacenti alla guida. Sul tema si sono confrontati numerosi esperti del settore che hanno analizzato i profili psicologici, medico-sanitari, giuridici, statistici e sociali che collocano il fenomeno della guida in stato di alterazione da droghe e alcol come una delle principali cause, insieme alla velocità e alla distrazione, degli incidenti stradali.
La conferenza si è aperta con l'intervento del Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Prefetto Renato Cortese, che ha sottolineato la necessaria sinergia collaborativa e lo scambio informativo tra le forze preposte al contrasto del fenomeno e alla riduzione dell'incidentalità stradale. Non è mancato un inquadramento del problema a livello internazionale grazie alla presenza di Elvira Zsinka, Presidente di Roadpol, la rete di cooperazione tra le Polizie Stradali, nata sotto l'egida dell'Unione Europea, alla quale oggi aderiscono tutti i Paesi membri, oltre Svizzera e Turchia.
Di particolare interesse sono stati gli approfondimenti medico-scientifici che hanno illustrato le procedure per l'accertamento dello stato di alterazione mediante l'utilizzo di tecnologie di ultima generazione, a cui è seguita la visita ai laboratori mobili per gli accertamenti chimici presenti su strada. Molta attenzione è stata dedicata alle attività di prevenzione che, come ha sottolineato nel suo intervento conclusivo il Direttore del Servizio di Polizia Stradale, Filiberto Mastropasqua, hanno un ruolo di primaria importanza nell'ambito delle strategie di contrasto al fenomeno dell'incidentalità stradale.