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Circeo

Da martedì 14 novembre, ore 21:30 su RAI 1


Con Greta Scarano, Ambrosia Caldarelli, Angelo Spagnoletti, Benedetta Cimatti, Guglielmo Poggi e Pia Lanciotti.

 

Scritto da Flaminia Gressi, Lisa Nur Sultan, Viola Rispoli.

 

Regia Andrea Molaioli

 

Guarda i video dei protagonisti: Ambrosia Caldarelli, Greta Scarano, Pia Lanciotti e Angelo Spagnoletti

 

 

La storia del massacro del 1975 e del processo che ne seguì visti, per la prima volta dalla parte delle donne: le vittime, le loro avvocate (vedi clip) e la sopravvissuta. Premiata ai Nastri D'argento 2023 come miglior docuserie e trasmessa in occasione della prossima Giornata Internazionale per l'Eliminazione della violenza contro le donne, racconta una storia privata e al contempo pubblica, un evento spartiacque nel cammino di  emancipazione delle donne italiane, che dopo un crimine così agghiacciante chiedono la revisione della legge sulla violenza sessuale.

 

E' il 29 settembre 1975 quando, nel quartiere popolare della Montagnola a Roma, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, due adolescenti piene di vita e di sogni, si preparano ad uscire con dei ragazzi della Roma bene, da poco conosciuti, (vedi clip). Non sanno che alcuni di loro hanno dei precedenti penali e non immaginano certo che quella gita si trasformerà in un incubo. Le due ragazze verranno sequestrate, picchiate e violentate per ore in una villa al Circeo. Credute morte, verranno rinchiuse nel bagagliaio di una macchina lasciata poi in via Pola a Roma.

 

La mattina del primo ottobre le ragazze vengono ritrovate. Avvolte, nude, nelle coperte. Una è morta. L'altra, Donatella Colasanti, è viva. Durante il processo, raccontato quotidianamente da tutta la stampa italiana, donne da ogni angolo della penisola si presentano al Tribunale di Latina per sostenere Donatella e assicurarsi che gli assassini siano condannati all'ergastolo. Donatella diventa presto un simbolo del movimento femminista che inizia una epocale battaglia affinché lo stupro venga considerato un crimine contro la persona e non più un'offesa alla pubblica morale.

 

La serie copre l'arco temporale che va dal giorno che precede il delitto al processo di secondo grado (1980) e affronta i passaggi cruciali del percorso di Donatella Colasanti, da anonima ragazzina di periferia a vittima che suo malgrado occupa le prime pagine dei quotidiani, da icona del movimento femminista a donna finalmente consapevole che rivendica la libertà di essere soltanto se stessa: una ragazza che ama la vita, ascoltare la musica, ballare, con tanta voglia di innamorarsi, come tutte le sue coetanee.