La storia del clamoroso errore giudiziario che ha stroncato la carriera e la vita di uno degli uomini più amati d’Italia
13 Ottobre in prima serata su Rai3 - disponibile su RaiPlay
“Ho voglia di immaginarmi altrove… Più crolli nel pozzo della vergogna, più hai desiderio di volare”.
Questo scriveva Enzo Tortora alla compagna Francesca quando il suo mondo era crollato.
Nei primi anni ’80 Enzo Tortora è un professionista stimato, uno dei volti più noti e amati della televisione italiana. La trasmissione “Portobello” segna l’apice del suo successo, che batte ogni record di share mai realizzato prima, toccando la soglia dei 26 milioni di spettatori, circa il 47% della popolazione.
Il volto di Enzo Tortora è nelle case di tutti gli italiani: uno su due lo guarda.
Il mondo del conduttore televisivo, dell’uomo, del padre di famiglia, crolla improvvisamente con il suo arresto, avvenuto il 17 giugno del 1983 con l’imputazione di associazione camorristica e traffico di droga.
Enzo Tortora viene ingiustamente accusato da un pentito e da quel momento inizia il suo lungo e doloroso calvario giudiziario, associato a una spietata campagna mediatica nella quale è evidente lo squilibrio tra pochi innocentisti e una schiera di colpevolisti.
Il documentario ricostruisce i momenti salienti della sua carriera e il tragico pasticcio giudiziario di cui è stato vittima.