Un Festival straordinario per celebrare la centesima Stagione d’Opera nell’Arena di Verona. Nel programma I titoli che hanno fatto la storia del melodramma italiano e che nello storico anfiteatro hanno avuto più successo. Cinquanta irripetibili serate che nelle edizioni passate hanno raggiunto i 400mila spettatori. Il Festival è nato il 10 agosto del 1913 con la rappresentazione di Aida per commemorare il centenario della nascita di Giuseppe Verdi. Una sede unica al mondo in un connubio tra storia e lirica, l’Arena costruita attorno al 30 d.C. tra i regni di Augusto e Claudio.
In programma: l’opera-simbolo Aida e Rigoletto di Verdi, nuove produzioni,; Carmen di Bizet, La Traviata di Verdi e Madame Butterfly per la regia di Franco Zeffirelli, Il Barbiere di Siviglia di Rossini e Tosca di Puccini con la regia di Hugo de Ana, Nabucco di Verdi con regia di Gianfranco De Bosio. Poi, cinque serate-evento: Roberto Bolle and Friends il 19 luglio, il tenore Juan Diego Flórez il 23, Placido Domingo il 6 agosto, il ritorno a Verona del tenore Jonas Kaufmann il 20 e un concerto sinfonico di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano il 31.
La Sovrintendente Cecilia Gasdia: “La stagione numero 100 è stata molto pensata come un traguardo nel voler rappresentare un possibile racconto della storia della Arena. Ma nel contempo visto come inizio di una nuova era, una riflessione su una nuova tipologia di allestimenti. Quest'anno sugli 8 titoli due - Aida e Rigoletto - sono nuove produzioni e impostate come uno sguardo verso il futuro nell'ambito degli allestimenti lirici. Ma non si rinuncia alla tradizione amata dal pubblico con le scene e le regie di Zeffirelli, de Ana e De Bosio. E poi eventi sinfonici e recital”.