Il 22 marzo si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. L’edizione di quest’anno ha coinciso con l’inizio della Conferenza ONU sull’Acqua 2023 (in corso fino al 24 marzo a New York), il cui tema cardine è quello del legame tra acqua e cambiamento climatico. L’obiettivo principale è di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull’importanza della riduzione dello spreco dell’acqua e di iniziare ad assumere sempre di più comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
Basti pensare che ogni italiano consuma, in media, 245 litri di acqua al giorno. Riducendo almeno del 20% il suo consumo giornaliero, si potrebbe risparmiare un quantitativo di acqua pari a 421 mila piscine olimpioniche, contribuendo positivamente all’emergenza siccità, potendo così usufruire in un anno di circa 1 miliardo di metri cubi di acqua in più.
E, a proposito di cambiamenti climatici, soltanto nel 2022 in Italia, i danni causati dalla siccità all’agricoltura sono stimati in circa 6 miliardi di euro. Nei prossimi decenni la disponibilità delle risorse idriche tenderà ulteriormente a calare se non dovessero diminuire le attività antropiche e le emissioni di gas serra climalteranti.
Autore: Andrea Vuolo