Sembra di essere tornati ai tempi della Seconda guerra mondiale. Due terzi dei municipi in Inghilterra hanno abbassato o spento del tutto le luci nelle loro strade. In questo caso però non lo si fa per ragioni belliche ma per risparmiare soldi preziosi per le amministrazioni locali che continuano ad accusare le conseguenze della crisi, nonostante l'economia nazionale sia in ripresa.
Il Sunday Telegraph parla di un Paese che sta ripiombando nelle tenebre, col conseguente timore di un aumento del crimine e degli incidenti stradali. Il domenicale cita i risultati di una ricerca, pubblicata dall'ex ministro all'Ambiente laburista, Hilary Benn, secondo cui i provvedimenti presi dalle autorità locali riguardano 750 mila illuminazioni pubbliche in tutta l'Inghilterra. Sui 122 municipi che hanno risposto all'indagine, ben 81 hanno spento i lampioni o ridotto le ore di accensione, limitandola solo a quando è buio pesto. Ci sono poi aree che sembrano tornate a quando l'illuminazione elettrica non esisteva.
Metà delle luci che rientrano sotto il controllo della contea del Devon sono state spente, mentre si raggiunge il 61% nel Warwickshire e il 66% nel Nord Somerset. L'anno scorso sempre il Sunday Telegraph aveva denunciato il fatto che oltre cinquemila chilometri di autostrade e altre strade principali non fossero illuminate. Fra queste l'esempio della M1, una delle maggiori arterie stradali del Paese, nel tratto tra Luton e Milton Keynes, che è lasciata al buio fra la mezzanotte e le cinque di mattina, le ore più pericolose.
Il governo di David Cameron, spesso criticato per l'austerità imposta al settore pubblico, ha affermato che è un diritto dei municipi, laddove possibile, tentare di ridurre la propria 'bolletta'. Ma l'iniziativa ha suscitato non poche polemiche, con l'associazione degli automobilisti, la AA, che chiede uno stretto controllo del numero di incidenti dopo questo 'oscuramento', temendo un aumento delle vittime sulle strade. Le polemiche sono ben presto diventate uno scontro politico. Il deputato laburista autore della ricerca, oltre a puntare il dito sulle responsabilità del governo, ha rilevato che il 27% delle luci sono state spente nelle zone gestite dai conservatori di Cameron, mentre solo il 7% in quelle con una amministrazione del Labour. Immediata la risposta del sottosegretario per le autorità locali, Brandon Lewis, che ha accusato l'esponente laburista di ipocrisia. Quando era ministro nel governo di Gordon Brown, lo stesso Benn avrebbe chiesto di spegnere i lampioni per ridurre le emissioni di anidride carbonica.