Assicurazione auto


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Tariffe più basse del 4,4% nel 2013

Ma si può arrivare a -8% riducendo il costo dei sinistri

Le tariffe della Rc auto si sono ridotte del 4,4% nel 2013, ma bisogna ridurre il costo dei sinistri per allineare i prezzi al resto d'Europa. Le tariffe così potrebbero scendere ancora fino all'8%. Lo ha spiegato il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, in un'audizione in commissione Finanze della Camera. "La componente fondamentale che incide sul livello dei prezzi della Rc auto'' è spiega Minucci ''costituita dalla dimensione del costo dei sinistri. A spiegare lo scostamento rispetto agli altri paesi, oltre alla morfologia del territorio e alle caratteristiche delle strade meno sicure, sono i diversi criteri di riconoscimento e risarcimento dei danni alla persona e l'anomala diffusione delle frodi assicurative. E' su queste cause strutturali, pertanto, che occorre intervenire".

Il sistema dell'assicurazione Rc auto, ha ricordato Minucci, in Italia, garantisce la copertura di oltre 41,5 milioni di veicoli. "La somma complessivamente spesa dagli assicurati nel 2012, tasse escluse, è stata pari a 18,5 miliardi di euro, ossia in media circa 450 euro per polizza. Se si aggiungono gli oneri fiscali e parafiscali (pari a quasi 5 miliardi), il prezzo medio della polizza è stato pari a quasi 560 euro. In ragione dei buoni andamenti tecnici dello scorso anno, il premio medio è sceso a circa 535 euro a settembre (ultimo dato disponibile)".

"I prezzi della Rc auto, dopo il triennio di aumenti registratisi tra il 2009 e il 2012, a partire proprio dalla fine del 2012, sono infatti in netta diminuzione - continua Minucci -. Per la prima volta in assoluto le diminuzioni riguardano sia i prezzi di listino (le tariffe pubblicate dalle imprese per l'offerta delle polizze) che a settembre hanno registrato una riduzione su base annua dell'1,8% (fonte: Istat), sia i prezzi effettivi pagati dagli assicurati che sempre su base annua registrano una riduzione del 4,4%. I prezzi effettivi sono mediamente inferiori a quelli di listino per l'incidenza di vari fattori: sconti praticati all'atto di rinnovo, turn over di assicurati che migrano verso offerte più convenienti, riduzioni tariffarie per assenza di sinistro non monitorate dalle analisi istituzionali sulle tariffe".

''Tale riduzione del 4,4% - conclude Minucci - è dovuta alla crisi economica e ai prezzi dei carburanti che hanno determinato una forte contrazione della circolazione e quindi del numero dei sinistri; agli effetti della norma che ha reso più stringenti i controlli sui danni lievissimi alla persona prevendendo l'accertamento clinico e strumentale per la loro risarcibilità. Per quest'ultima componente si stima che l'effetto sia di circa l'1,5%. Occorre, comunque, monitorare l'andamento del fenomeno al fine di evitare che tattiche elusive - poste in essere da studi legali e di infortunistica - possano compromettere l'efficacia del provvedimento''.