Dopo un buon 2011 ed una lieve crescita nel 2012, per l'Italia si prospetta un biennio 2013-2014 all'insegna del rafforzamento del recupero dei flussi turistici internazionali rispetto al biennio 2009-2010. I risultati - fa notare l'Osservatorio nazionale del turismo - dipenderanno anche dalle strategie di prezzo adottate dai nostri principali competitor, ovvero Grecia e Spagna. Alla fine dell'anno in corso si prevede un aumento degli arrivi mondiali in Italia di quasi il 2,5% rispetto all'anno precedente. Migliori le previsioni per il 2014 che vedono gli arrivi mondiali crescere di 3 punti percentuali.
Faranno da traino alla crescita i Paesi dell'Europa Centrale (in particolare della Germania) che, con una quota del 37% del totale, si confermano come principale mercato d'origine dei flussi turistici in Italia e per i quali si prevede una crescita dell'1,4% nell'anno in corso. Determinanti anche gli arrivi dai Paesi extra-europei che crescono a tassi più sostenuti (+4,6% nel 2013 e +4,8% nel 2014) grazie sia al consolidamento sul mercato nipponico, che alla tenuta di quello americano, favorito dal previsto ri-equilibrio euro-dollaro.
L'area del Mediterraneo fa registrare andamenti lievemente negativi nel 2013 (-0,1%) parzialmente recuperabili, secondo le previsioni, nell'anno successivo (+0,7% nel 2014). In questo caso incide la critica situazione economica di Grecia, Spagna e Portogallo. Il Nord Europa, pur essendo il mercato d'origine meno consistente per il nostro Paese, mostra previsioni di crescita sia per l'anno in corso (+1,6%) che per il 2014 (+2,4%).
I MERCATI DI ORIGINE DEI TURISTI IN ARRIVO IN ITALIA
Nel 2013 e nel 2014, secondo le stime, alla Germania rimarrà il primato del principale mercato d'origine dei flussi in Italia. I 12 milioni di turisti tedeschi diretti nel nostro Paese coprono una quota del 22% del totale. Questo Paese mostra, anche per il prossimo anno, andamenti positivi, grazie ad una maggiore differenziazione delle motivazioni legate non solo alle nostre mete balneari (in particolare del nord dell'adriatico, vista la maggiore vicinanza geografica) ma anche alle destinazioni lacuali, ai centri minori e alle mete legate al turismo enogastronomico.
Gli Stati Uniti, al secondo posto per arrivi in Italia, è, fra i primi 10, il Paese con maggiore potenziale di crescita del prossimo biennio, in particolare nel 2014. Per gli arrivi degli statunitensi in Italia, che attualmente non rappresentano neanche la metà dei tedeschi, si prevedono incrementi che sfiorano il 6% per quest'anno e che raggiungono il 6,3% per l'anno successivo. Il turismo statunitense privilegia le mete culturali tradizionali, tuttavia gli andamenti più recenti segnalano un crescente interessamento verso i centri minori e le principali stazioni balneari e montane del nostro Paese; tendenza, questa, estendibile a tutti i turisti extra-europei.
La Francia, primo Paese dell'area mediterranea per arrivi in Italia, è caratterizzata da un andamento positivo anche per il prossimo biennio, seppure le percentuali di crescita siano tra le più basse. La dinamica risulta comunque interessante vista la propensione dei turisti francesi a trascorrere le proprie vacanze all'interno dei confini nazionali, soprattutto nei periodi di crisi. Il Regno Unito, che detiene la quota maggiore dei flussi in partenza dall'area nord europea (5,3%), mostrerà, per il biennio 2013-2014, variazioni positive dei flussi verso l'Italia.
Più consistenti gli incrementi stimati per gli arrivi dall'Austria, soprattutto per il 2014 (+3,2%), mentre i turisti svizzeri ed olandesi in viaggio in Italia cresceranno ma più lentamente rispetto alla media dell'Area. La Spagna è l'unico Paese per il quale si prospetta un calo degli arrivi per l'anno in corso (-0,7%) cui seguirà un recupero nell'anno successivo. Questo calo corrisponde anche ad una generale flessione delle partenze dei turisti spagnoli verso mete estere. Si tratta di un turismo molto simile a quello dei mercati extra-europei con una sostanziale preferenza per mete culturali e città d'arte.
Secondo le previsioni continua, anche per il biennio 2013-2014, il trend di crescita, avviato già dal 2010, dei flussi turistici provenienti dal Giappone e diretti nel nostro Paese. In aumento anche gli arrivi dai Paesi dell'America Latina, soprattutto per il 2014 (+3,1%). I dati Unioncamere confermano questo quadro: nella prima metà del 2013, infatti, la spesa dei viaggiatori in Italia registra un totale di oltre 14 milioni di euro realizzando una crescita del +2% rispetto allo scorso anno. Quasi il 60% della spesa viene effettuata dalla clientela straniera che viaggia per motivi di svago e piacere (oltre 8 milioni) che fa evidenziare una crescita maggiore della media (+6%). Tra i mercati, cresce la spesa effettuata dai turisti di provenienza extraeuropea (+13% malgrado il lieve calo dei viaggiatori) e americana (+16%, in linea con l'aumento del numero dei viaggiatori).