Un piccolo, piccolissimo eroe ma con il coraggio più grande, quello dell'innocenza. Elliot Prior, quattro anni di Windsor, in Inghilterra, è tra gli ostaggi che sono riusciti a sfuggire alla furia dei miliziani nell'assedio del Westgate, a Nairobi. Ma non prima di aver guardato negli occhi uno di loro, non prima di avergli detto dal profondo del suo cuore di bimbo che è "un uomo cattivo".
Una condanna talmente pura e inappellabile da indurre il terrorista che imbracciava ancora le armi a chiedere il suo perdono. Spiazzato, impietosito, non ha potuto che lasciarlo andare mettendogli in mano delle barrette di Mars.
A quattro anni, Elliot era andato al supermercato per comprare il latte insieme con la madre Amber e la sorella Amelie di sei anni. E come tutti era a sua insaputa entrato nell'inferno. La madre e' stata colpita ad una gamba ed e' rimasta per tutto il tempo della prigionia accasciata al suolo nel tentativo di proteggere con il suo corpo i suoi bambini, stando alla ricostruzione dei media britannici. Appena i miliziani hanno accennato alla possibilità di lasciare liberi madri con bambini, la 35enne Amber si è alzata in piedi per portare via il più presto possibile i suoi figli e altri due bambini.
Ma Elliot non ha resistito, ha indugiato ancora un momento, non poteva andare via da quell'orrore senza lanciare il suo risoluto e coraggioso rimprovero. E' a quel punto che si e' rivolto direttamente a quello che era stato il suo carceriere: "Sei un uomo cattivo". "Vi prego, perdonateci. Non siamo mostri", è stata la risposta.
La fede islamica "non è cattiva", avrebbero spiegato a quel punto i terroristi, stando al Daily Mail: "Mi ha detto di convertirmi all'Islam - ha raccontato Amber - 'Ci perdonate? Ci perdonate?' Continuavano a chiedere. E naturalmente non potevo che rispondere di sì. Avrei detto qualsiasi cosa volevano che dicessi purché ci lasciassero andare". Ma Elliot no, lui doveva parlare. Piccolo, con la maglietta verde e la scritta 'I Love NY', fotografato libero e con la barretta di cioccolato ancora in mano, è il suo oggi il ritratto del coraggio.