Da Ghandi a Pannella


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Il digiuno come protesta politica

Una forma di lotta pacifista mahatma_gandhi_296

Il Mahatma Ghandi, che diede l'indipendenza all'India, ma anche gli indipendentisti irlandesi, i curdi del Pkk nelle carceri turche, e le lotte per i diritti civili in Italia di Marco Pannella. Il digiuno come metodo di protesta politica, che può sfociare in un prolungato sciopero della fame, è una forma di lotta pacifista e radicale praticata fin dai tempi biblici e che rimane tra le pratiche più estreme di denuncia di una situazione insostenibile e per cui si chiede una soluzione altrettanto pacifista e incruenta, anche se in tanti casi e' sfociata purtroppo nella morte di chi protestava.

In India è conosciuta come la pratica del dharma, una forma di sciopero della fame dove il manifestante digiuna di fronte alla porta dell'obiettivo. Il dharma fu abolito nel 1861 dal governo, ma il Mahatma Gandhi, incarcerato nel 1922, nel 1930, nel 1933 e nel 1942 partecipò a due famosi scioperi della fame: col primo protestò contro le regole inglesi in India, col secondo protestò contro le regole autocratiche della nuova India indipendente.

E proprio nel cuore dell'allora impero britannico, all'inizio del XX secolo le suffragette, che chiedevano il voto per le donne portarono spesso avanti scioperi della fame nelle prigioni inglesi. Marion Dunlop fu la prima, nel 1909: fu rilasciata poiché le autorità non volevano che diventasse una martire. Anche altre suffragette intrapresero in prigione scioperi della fame. Le autorità penitenziarie le obbligarono al nutrimento forzato, che fu categorizzato come una forma di tortura. Mary Clarke e diverse altre morirono come risultato del nutrimento forzato.

Lo sciopero della fame come tattica politica è una protesta quasi storica in Irlanda, conosciuta fin da tempi antichi, e ripresa dagli indipendentisti del secolo scorso. Dopo quello del sindaco di Cork Terence MacSwiney, che morì durante il suo sciopero nella prigione di Brixton nell'ottobre 1920, i più famosi in tempi recenti sono i due scioperi della fame che tra il 1980 e il 1981 ci furono nel carcere nordirlandese di Long Kesh, conosciuto anche come Maze. Il primo sciopero della fame durò dal 27 ottobre 1980 al 18 dicembre 1980 mentre il secondo sciopero della fame durò dal 1º marzo 1981 al 3 ottobre 1981. Bobby Sands fu il primo di dieci prigionieri repubblicani irlandesi, militanti dell'IRA e dell'INLA, a morire durante il secondo sciopero della fame irlandese nel 1981.

In Italia è sicuramente Marco Pannella quello che ha utilizzato in più occasioni questo strumento di lotta nonviolenta. Pannella ha sempre legato i suoi scioperi (nei quali si alimenta solo con alcuni cappuccini) a rivendicazioni legate al rispetto del diritto da parte delle autorità pubbliche.