Oms, appello alle industrie


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In Ue più 'over 65' che 'under 15'

Più sforzi per malattie invecchiamento anziani_296

Per la prima volta nella storia, nei Paesi dell'Unione Europea sono più numerose le persone di età superiore ai 65, che gli 'under 15' e anche il resto del mondo si muove in questa direzione. E nella sua nuova relazione 'Priority medicines for Europe and the world 2013 update' l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) evidenzia che gli sforzi di ricerca e sviluppo dell'industria farmaceutica dovrebbero tenere conto di questo spostamento demografico.

Il report si concentra sulle 'lacune' della farmaceutica, come i trattamenti che potrebbero presto diventare inefficaci per determinate malattie o che sono inadeguati per il gruppo di pazienti ai quali sono destinati, o che non sono sufficientemente efficaci. "Nonostante la spesa per R&S in Europa sia triplicata a partire dal 1990 - dice Nina Sautenkova della divisione Oms Europa Tecnologie e prodotti farmaceutici - c'è una crescente discrepanza tra i bisogni reali della gente e l'innovazione farmaceutica. Dobbiamo fare in modo che l'industria sviluppi medicinali sicuri, efficaci, convenienti e appropriati per soddisfare le esigenze di salute del futuro".

Secondo il rapporto i pazienti, in particolare quelli anziani, hanno spesso bisogno di farmaci per malattie croniche multiple, ma le linee guida di ricerca e di trattamento tendono a essere focalizzate su singole malattie, piuttosto che sul paziente. "Sono stati intrapresi molteplici studi su piccola scala su terapie di combinazione - dice Kees De Joncheere, direttore dei Farmaci e dei prodotti essenziali presso l'Oms - ma non sono stati avviati studi su larga scala. Un esempio è quello della politerapia per la cardiopatia ischemica. Anche se ci sono risultati promettenti da piccoli studi, abbiamo bisogno di sperimentazioni su larga scala per avere le prove e vedere se possiamo ottenere le formulazioni giuste e applicare la terapia, per salvare più vite".

Così come quello dell'invecchiamento, la relazione individua una serie di altri temi importanti per il futuro della ricerca farmaceutica, come ad esempio la necessità di più medicinali che non necessitino di conservazione a temperature fredde, e di nuovi antibiotici contro la crescente resistenza antimicrobica; l'ottimizzazione dei sistemi normativi per l'autorizzazione alla commercializzazione; l'adozione di politiche di prezzi e rimborso che siano incentivanti e l'uso delle cartelle cliniche elettroniche per ottenere dati preziosi per migliorare la sicurezza e l'efficacia della medicina.