Tamarrod, il movimento che in Egitto ha riacceso la piazza a due anni dalla rivoluzione contro Hosni Mubarak, conquista terreno. Dopo la Tunisia, la prima a seguire le orme degli attivisti egiziani, il gruppo è ormai presente anche in Marocco e Bahrain, così come esiste una pagina Facebook del 'Movimento di ribellione in Palestina'.
- EGITTO: Tamarrod nasce ad aprile come segnale di malcontento a quasi un anno dalla salita al potere di Mohamed Morsi, primo presidente eletto del Paese dopo la Rivoluzione del 25 Gennaio' ed espressione dei Fratelli Musulmani. L'iniziativa si pone come obiettivo la raccolta di 15 milioni di firme - un milione in più dei voti con cui Morsi è stato eletto - per chiedere elezioni presidenziali anticipate e riscuote presto un successo inaspettato. Il 30 giugno - dopo gli appelli a manifestare ''pacificamente'' contro Morsi, le sue politiche economiche fallimentari e la sua svolta autoritaria- milioni di persone invadono Il Cairo: è la seconda rivoluzione di Piazza Tahrir. Il presidente viene deposto il 3 luglio dai militari, ma l'Egitto intanto era tornato a essere teatro di sanguinose violenze.
- TUNISIA: nel Paese protagonista della Rivoluzione dei Gelsomini contro Zine El Abidine Ben Ali, 'Tamarrod-Tunisia' nasce a inizio luglio e subito assicura che non vuole né la violenza né l'anarchia. Nel dopo-Ben Ali, il partito di maggioranza è quello degli islamici di Ennahda, alla guida di una coalizione di governo. I principali obiettivi del movimento sono: lo scioglimento dell'Assemblea costitutente (Anc), l'annullamento della bozza della nuova Costituzione e la nomina di una commissione di 'saggi' per la scrittura della futura Legge Fondamentale, che dovrà ''rappresentare tutti i tunisini''. Ultimo, ma non meno importante obiettivo, fissare la data di nuove elezioni.
- MAROCCO: due anni dopo la nascita del 'Movimento del 20 Febbraio' per chiedere dignità, libertà e giustizia sociale e il magro bottino ottenuto, arriva Tamarrod con l'obiettivo di ''porre fine alla tirannia'' e rivendicare riforme politiche, oltre che a livello economico e sociale. Gli attivisti vogliono far cadere il governo guidato dal partito islamico Giustizia e Sviluppo, a cui si chiede di non strumentalizzare per fini politici la religione. Tamarrod vuole una ''monarchia parlamentare e una societa' giusta e democratica'' e, dopo la caduta dell'esecutivo di Abdelilah Benkirane, vorrebbe assistere allo scioglimento del Parlamento, alla formazione di un governo di coalizione, senza l'esclusione di nessuna forza politica, all'apertura di un dibattito per emendamenti alla Costituzione, fino ad arrivare ad elezioni politiche anticipate. L''ultimatum' per il governo è accogliere le richieste di Tamarrod-Marocco entro meta' agosto, altrimenti l'appello a tutti i cittadini e' a scendere in piazza sabato 17 agosto.
- BAHRAIN: nella monarchia, a maggioranza sciita ma dominata dalla dinastia sunnita degli al-Khalifa, Tamarrod arriva a piu' di due anni dall'inizio della 'rivoluzione permanente'. Sulla sua pagina Facebook a inizio mese il gruppo ha annunciato che sta lavorando per manifestazioni antigovernative 'pacifiche' per il 14 agosto, il giorno della Festa d'Indipendenza, che riuniscano ''sunniti e sciiti'' senza differenze. Il movimento si propone di ''rovesciare il regime'' e realizzare le aspirazioni del popolo ''all'autodeterminazione attraverso una costituzione democratica'' per vincere ''la guerra per la liberta'''. Il ministero dell'Interno di Manama ha gia' iniziato a 'scoraggiare' la partecipazione alle manifestazioni previste per meta' agosto. Tamarrod denuncia il ''regime'' per ''torture sistematiche, uccisioni, propaganda e menzogne nell'intento di creare astio tra le diverse fazioni della societa'''.
- TERRITORI PALESTINESI: Tamarrod è realtà anche come 'Movimento di ribellione in Palestina' per una rivolta ''contro l'ingiustizia e l'oppressione''. La pagina Facebook del gruppo vanta ormai i 19mila 'like', per lo più di palestinesi della Striscia di Gaza, controllata dal movimento islamico Hamas, che chiedono una maggiore partecipazione del popolo alla scelte del governo. Nel suo primo annuncio Tamarrod palestinese si è presentato come ''un'iniziativa indipendente che non e' legata ad alcun partito, ne' movimento, né fazione, ne' autorita'. Siamo un'iniziativa sostenuta da giovani che vogliono far ascoltare la voce dei giovani''.