Sono circa 134 mila i nati da genitori non coniugati: il dato, relativo al 2011, è dell'Istat, che nel suo ultimo report su natalità e fecondità rileva come il numero sia in linea con l'anno precedente, anche se a causa della forte diminuzione dei nati da coppie coniugate, il peso relativo dei figli "naturali" è aumentato dal 23,6% del 2010 al 24,5% del 2011. Quasi uno su tre al Centro-Nord. L'incidenza è triplicata rispetto al 1995, quando soltanto l'8,1% delle nascite avveniva al di fuori del matrimonio. L'incremento più consistente negli ultimi anni si è verificato al Centro-Nord, dove i nati da genitori non coniugati sono attualmente quasi il 30%.
Queste cifre tornano d'attualità dopo l'approvazione da parte del governo del testo che equipara i figli naturali a quelli legittimi. L'Istat rileva che alle regioni in cui la propensione ad avere figli al di fuori del matrimonio era già più elevata (47% nella Provincia Autonoma di Bolzano, 37% in Emilia-Romagna e Valle d'Aosta, 35% in Liguria, 34% in Toscana e 32% in Piemonte) si sono aggiunte tutte le altre. In Veneto l'incidenza dei nati fuori dal vincolo matrimoniale e più che triplicata (dal 6,8% del 1995 al 26,3% del 2011).
Al Centro hanno raggiunto percentuali paragonabili a quelle del Nord Toscana (32,3%) e Lazio (28,6%). Alle Marche va il primato dell'incremento più sostenuto: la percentuale dei nati da genitori non coniugati é passata dal 5,3% del 1995 al 26,2% del 2011. Sud e isole presentano incidenze molto più basse e anche i minori incrementi nel periodo di tempo considerato: dal 1995 al 2011 sono passate rispettivamente dal 5,2% al 15,3% e dall'8,7% al 20,3%. Spetta alla Basilicata il livello minimo (10,3%) e alla Sicilia l'incremento minore (dall'8,7% al 18,0%). Il dato della Sardegna, invece, presenta valori che la avvicinano di più al Centro-nord (28,5% di nati da genitori non coniugati sul totale).