di Juana San Emeteriodi Gore Verbinski, USA 2013, Avventura, (Walt Disney)
sceneggiatura: Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Aronson, Justin Haythe
Johnny Depp, Armie Hammer, Helena Bonham Carter, Ruth Wilson, William Fichtner, Tom Wilkinson, Barry Pepper, James Badge Dale, James Frain, Leon Rippy
Johnny Depp si toglie la maschera del pirata Jack Sparrow per indossare i panni di un indiano stralunato di nome Tonto e lancia la sfida ai botteghini per un nuovo successo di casa Disney con i creatori della trilogia dei “Pirati dei Caraibi”.
In “The Lone ranger” torna la storia del cavaliere solitario, figura popolare resa celebre dalla radio dagli anni '30 agli anni '50 e protagonista di alcuni film. L’eroe mascherato è John Reid (Armie Hammer), un onesto uomo di legge che insieme al pellerossa Tonto (Johnny Depp), combatte i criminali cercando inutilmente di applicare i codici. A raccontare le avventure di Reid a un bambino incuriosito, vestito da ranger mascherato, è la statua che miracolosamente si anima di un anziano Tonto con il suo strano copricapo fatto con un uccello imbalsamato, nella San Francisco del 1933. Siamo nel selvaggio west popolato da ranger, banditi e uomini corrotti in cerca di tesori dove si sta costruendo la ferrovia americana. John Reid resta vittima di un'imboscata del cattivissimo Butch Cavendish (William Fichtner), nella quale muoiono suo fratello maggiore che ha sposato la donna che lui amava e i suoi compagni di reggimento. Tonto, accortosi che Reid è ancora in vita, lo salva e lo aiuta a seppellire gli altri. Il ranger decide di scavare una tomba anche per sé, simulando così la sua morte. Quindi per non farsi riconoscere indossa una maschera e si trasforma in un giustiziere. Insieme a Tonto e un destriero bianco inizia quindi una lunga cavalcata per trovare i criminali e assicurarli alla giustizia. Il compito naturalmente non sarà facile.
Il regista Gore Verbinski, reduce dal successo dei ‘Pirati’, ripropone il tono ironico e rocambolesco nel raccontare le nuove avventure trasportate nel west. Lo fa soprattutto con il personaggio di Depp e la sua nuova maschera sapientemente realizzata da un trucco perfetto. Il Tonto di Depp con il suo strano insieme di follia, antica sapienza e ironia diventa centrale nel film e quasi oscura il cavaliere di Hammer che non riesce a prendere quella forma epica tipica di quel personaggio. Troppo imbranato e ‘tonto’ lui per essere il protagonista di quest’ avventura. Nell’insieme comunque riesce a diventare simpatico e la coppia funziona in una pellicola che vuole essere più un fumetto che un western, pieno di figure tutte portate all’eccesso. I cattivi sono super, al punto di mangiare carne umana o rubare tutto il possibile agli indiani, i buoni vanno dritti e coraggiosi allo scontro senza usare intelligenza o cautele. L’ambientazione naturalmente è ricchissima, il ritmo pieno d’azione con un finale pirotecnico sulle note del “Guglielmo Tell” di Rossini. Nel complesso il nuovo sodalizio tra Johnny Depp e Verbinski quindi non è un “baratto sbagliato” come ama ripetere Tonto ma un action ironico e fantasioso che sarà ben accolto dal pubblico che si vuole divertire con una favola senza troppi problemi.