I consigli di Michelle e Laura


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'Il cambiamento in Africa è nelle vostre mani'

Summit rosa in Tanzania, riunite 10 first ladies michelle_laura_296

Il futuro dell'Africa è nelle mani delle donne. Soprattutto di quelle che rivestono incarichi di responsabilità: sono loro che per prime devono farsi ''portatrici del cambiamento'' e ''paladine'' dell'emancipazione delle donne.

A lanciare l'appello alle mogli dei leader africani riunite in Tanzania nel summit delle African First Ladies sono Michelle Obama e Laura Bush. Una rara apparizione fianco a fianco quella dell'attuale moglie del presidente degli Stati Uniti insieme a chi l'ha preceduta alla Casa Bianca, mentre i mariti Barack e George W. deponevano fiori davanti all'ambasciata Usa di Dar es Salaam, bersaglio di un gravissimo attentato di al Qaida nel 1998.

Michelle e Laura, dunque, divise politicamente sono apparse più che mai unite nel sostenere la causa delle donne del continente africano. Così il summit - che ha riunito dieci mogli presidenziali provenienti da tutta l'Africa e organizzato dal Bush Institute, fondato da George e Laura nel 2009 - diventa l'occasione per condividere le esperienze, e per ascoltare i 'consigli' di chi sta e di chi è stata a fianco dell'uomo più potente della Terra, il presidente degli Stati Uniti.

''Il cambiamento in Africa è nelle vostre mani, e il vostro ruolo deve essere fondamentale nell'affrontare i problemi che affliggono i vostri Paesi'', afferma Laura Bush, invitando le donne in sala a usare la propria influenza per far avanzare il progresso e le libertà civili in Africa. E promettendo loro tutto il sostegno necessario.

Poi è toccato a Michelle parlare del suo ruolo di 'prima cittadina' americana. ''E' come stare in una prigione, ma in realtà è una prigione piacevole, non ci si può lamentare'', scherza. ''Noi facciamo probabilmente il più bel lavoro al mondo perche' possiamo davvero dedicarci a ciò che ci appassiona, e dedicare il nostro tempo a quello in cui crediamo. A differenza dei nostri mariti - aggiunge - che devono reagire e rispondere a quello che accade minuto dopo minuto, e che spesso hanno una meravigliosa agenda ma poi devono confrontarsi col mondo reale, scendendo a compromessi''.

Certo, anche il mestiere di First Lady presenta le sue difficoltà. Spesso ci sono le luci della ribalta che distraggono - afferma Michelle - distolgono l'attenzione dai contenuti, da ciò che la moglie di un leader cerca di portare avanti con passione.

Il consiglio è quindi quello di non farsi prendere dall'eccessiva e spasmodica attenzione dei media per i dettagli più frivoli: ''La gente si divide sulle tue scarpe, su come ti sei vestita, sul tuo taglio di capelli, se è meglio la frangetta o meno... Noi dobbiamo invece restare concentrate sulle cose in cui crediamo e che vogliamo portare avanti. E' per queste cose che la gente ci deve conoscere e seguire''.

Non poteva quindi mancare l'appello della signora Obama alla necessità di promuovere la salute delle donne africane, lei che ha fatto del salutismo il marchio della sua azione da First Lady. Ma l'emancipazione delle donne in Africa passa ancora per i bisogni più elementari: ''Se una donna può leggere - dice Laura Bush - ha più probabilità di sapere come si trasmettono malattie come l'Aids o la malaria. E può salvare sé stessa e i propri figli e i propri mariti. E può leggere una scheda elettorale e comprendere i propri diritti. E fare scelte consapevoli''.