Si chiude in rosso il primo semestre di Piazza Affari. E il listino milanese si scopre ancora una volta il più vulnerabile tra le borse europee, tutte positive in questo scorcio di giugno, con l'eccezione di Madrid (-4,5%).
Da inizio 2013 il Ftse Mib, l'indice delle blue chip di Piazza Affari, ha ceduto il 6,3% a fronte dei guadagni di Londra (+5,4%), Francoforte (+4,5%) e Parigi (2,7%). Ma se si allarga lo sguardo, i guadagni dei mercati del Vecchio Continente impallidiscono a confronto alle performance di Wall Street (+13% l'S&P 500 e +14,3% il Dow Jones) e soprattutto di Tokyo (+31,5%), i due mercati che più di ogni altro hanno beneficiato del sostegno e delle iniezioni di liquidità dalle rispettive banche centrali, la Fed e la Bank of Japan.
Proprio le preoccupazioni per la fine della moneta facile, concretizzatisi con l'annuncio da parte di Ben Bernanke della progressiva uscita dal programma di acquisto di bond, accoppiati con i timori sulla stabilità della crescita cinese, hanno provocato un repentino cambio di umore delle borse, molte delle quali risalite nel corso del 2013 a livelli pre-crisi. Nel corso dell'ultimo mese Francoforte, Londra e Parigi hanno perso tra il 6 e l'8%, New York, rientrando dai massimi storici, poco meno del 3%. E anche in questo caso Cenerentola e' stata Piazza Affari, che in giugno ha ceduto ben il 13%, ritrovandosi con il Ftse Mib sui minimi del 2013 e una capitalizzazione di poco superiore ai 380 miliardi di euro.
Dopo un avvio d'anno brillante, grazie all'allentamento dei timori sulla Grecia e sul debito dell'Eurozona, Milano ha perso smalto scontando il quadro di profonda incertezza uscito dalle elezioni politiche dello scorso febbraio. Un elemento che, sommato alle difficoltà dell'economia del nostro Paese e a una struttura proprietaria e di governance spesso poco comprensibile per i mercati internazionali, ha reso la gia' poco attraente piazza finanziaria italiana ancora meno appetibile per i grandi investitori esteri.
Il copione si è ripetuto anche venerdì 28 giugno, con il Ftse Mib che ha chiuso in calo dell'1,2%, più del doppio dei ribassi registrati dalle altre borse europee.