Dal 20 giugno regole più rigorose


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Agenzie di rating, in arrivo nuove norme

Ecco cosa cambierà nell’Unione europea r

A partire dal 20 giugno le agenzie di rating del credito dovranno attenersi a norme più rigorose che le obbligheranno a rispondere in misura maggiore del proprio operato. Le nuove norme mirano a ridurre l'eccessiva fiducia riposta nella valutazione del credito e a migliorare nel contempo la qualità del processo di rating. Le agenzie dovranno inoltre essere più trasparenti nel valutare gli Stati sovrani.

''Mi compiaccio del fatto che la legislazione entri in vigore appena un anno e mezzo dopo la presentazione delle proposte della Commissione. In base alla nuova legislazione le agenzie di rating del credito dovranno essere più trasparenti e responsabili nel valutare gli Stati sovrani'', ha commentato Michel Barnier, commissario Ue per il Mercato interno e i servizi.

''Le nuove norme - ha aggiunto - contribuiranno anche a una maggiore concorrenza nel settore della valutazione del credito, attualmente dominato da un numero ridotto di operatori, e ridurrà l'eccessiva fiducia riposta nel rating dagli operatori dei mercati finanziari. E' un passo importante verso il ripristino della stabilità finanziaria e della fiducia nelle istituzioni finanziarie e ci aiuterà ad evitare ulteriori crisi''.

Le agenzie di rating del credito sono tra i protagonisti del mondo della finanza in quanto la loro attività ha un impatto diretto su quella di investitori, mutuatari, emittenti e pubbliche amministrazioni. Ad esempio, il declassamento di una società può ripercuotersi sul capitale che la banca deve detenere e il declassamento di un debito sovrano rende più oneroso l'indebitamento del paese.

Nonostante la legislazione europea adottata sulle agenzie di rating del credito nel 2009 e 2011, recenti sviluppi nell'ambito della crisi del debito nella zona euro hanno dimostrato che il quadro normativo attualmente in vigore deve essere reso più rigoroso. Nel novembre 2011 la Commissione ha presentato proposte intese a potenziarlo ulteriormente e a comare le carenze più gravi. Le nuove norme entreranno in vigore il 20 giugno 2013. Ma cosa cambia?

LIMITAZIONE DELLA FIDUCIA RIPOSTA NEL RATING. In linea con gli impegni presi in sede di G20, le nuove norme ridurranno la dipendenza dai rating esterni, imponendo alle istituzioni finanziarie di rafforzare il ricorso alle proprie valutazioni del rischio di credito, evitando di affidarsi esclusivamente o meccanicamente ai rating esterni. Le autorità di vigilanza europee dovranno inoltre evitare riferimenti ai rating esterni e saranno obbligate a rivedere le proprie norme e linee guida; inoltre, se del caso, dovranno eliminare le valutazioni del credito laddove vi sia la possibilità che creino effetti meccanicistici. Il pacchetto legislativo contiene inoltre una direttiva che introduce il principio della riduzione della dipendenza dai rating esterni nella legislazione settoriale in materia di fondi comuni d'investimento, di gestori di fondi di investimento alternativi e di enti di previdenza.

CALENDARIO DI VALUTAZIONI. Per evitare squilibri del mercato, le agenzie di rating predisporranno un calendario per indicare quando valuteranno gli Stati membri. Tali rating saranno limitati a tre per anno per i rating sovrani non sollecitati. Deroghe saranno possibili in circostanze eccezionali se verranno fornite spiegazioni appropriate. Le valutazioni potranno essere pubblicate solo di venerdì dopo la chiusura delle attività e almeno un'ora prima dell'apertura delle sedi di negoziazione nell'Ue. Inoltre investitori e Stati membri saranno informati dei dati di fatto e delle ipotesi su cui e' basata ciascuna valutazione, in modo da agevolare una migliore comprensione dei rating del debito degli Stati membri Ue .

MAGGIORE RESPONSABILITA'. Le nuove norme renderanno le agenzie di rating maggiormente responsabili del proprio operato, in quanto i rating non sono considerati mere opinioni. Un'agenzia potrà essere ritenuta responsabile qualora violi, intenzionalmente o per negligenza grave, il regolamento sulle agenzie di rating del credito, danneggiando un investitore o un emittente.

IL MODELLO 'ISSUER PAYS REMUNERATION'. Il regolamento rafforzerà l'indipendenza delle agenzie di rating del credito e favorirà l'eliminazione di alcuni conflitti di interesse, introducendo una rotazione obbligatoria per alcuni strumenti finanziari strutturati complessi (ricartolarizzazioni). Esso prevede inoltre un limite alla partecipazione azionaria delle agenzie di rating del credito. Per ridurre il rischio di conflitto di interessi, le nuove norme imporranno alle agenzie di rating di comunicare pubblicamente se un azionista che detiene il 5% o più del suo capitale o dei suoi diritti di voto detiene allo stesso tempo il 5% o più di un'entità sottoposta a rating; qualora un azionista detenga il 10% o più del capitale o dei diritti di voto di un'agenzia di rating, e detenga anche il 10% o più del capitale o dei diritti di voto di un'entità sottoposta a rating, la legislazione vieta all'agenzia di rating in questione di procedere alla valutazione.

Inoltre, per garantire la diversità e l'indipendenza dei rating del credito, il regolamento prevede che uno stesso soggetto non possa detenere una partecipazione uguale o superiore al 5% del capitale o dei diritti di voto di piu' di una agenzia di rating del credito, a meno che le agenzie in questione facciano parte dello stesso gruppo (partecipazioni incrociate).

RATING PUBBLICI. Tutti i rating disponibili verranno pubblicati su una piattaforma europea di rating che sarà operativa dal giugno 2015. Ciò migliorerà la comparabilità e la visibilità dei rating degli strumenti finanziari realizzati dalle agenzie registrate e autorizzate nell'Unione europea. Tale piattaforma dovrebbe inoltre aiutare gli investitori a realizzare una propria valutazione del rischio di credito, contribuendo così a una maggiore pluralità del settore del rating.

Nel quadro del pacchetto legislativo la Commissione analizzerà inoltre la situazione del mercato del rating e presenterà al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'opportunità di sviluppare uno speciale sistema europeo per la valutazione della qualità creditizia dei debiti sovrani.

Entro il 31 dicembre 2016 la Commissione deve presentare una relazione sull'opportunità e la possibilità pratica di istituire un'agenzia di rating del credito europea preposta alla valutazione del merito creditizio del debito sovrano degli Stati membri e/o una fondazione europea di rating del credito per tutti gli altri rating del credito.