Le famiglie milanesi detengono una ricchezza doppia rispetto alle napoletane. A certificarlo e' il rapporto sul Benessere equo e sostenibile, il cosiddetto indice Bes, applicato a 15 realta' territoriali nell'ambito del progetto Urbes, sotto il coordinamento dell'Istat. Con riferimento agli ultimi dati (anno 2010) emerge che il reddito disponibile pro capite delle famiglie nella provincia di Milano e' di 25.291 euro, contro i 12.490 di Napoli. Il divario e' di 12.800 euro. La media nazionale e' pari a 17.029.
Marcate sono le differenze anche guardando al tasso di occupazione: nel 2012 tra i 20 e i 64 anni nella provincia di Napoli risultano essere a lavoro meno di uno su due, con il tasso che si ferma al 40,1%, molto al di sotto di quanto registrato nella provincia di Bologna, che mette a segno la migliore performance tra le aree monitorate (72,8%).
Ma i divari non riguardano solo gli aspetti economici e sociali: analizzando la dimensione politica, si osserva una differenza di quasi dieci anni tra l'età media dei consiglieri comunali di Torino (43,6) e quella dei colleghi di Bari (52,4). Invece basse solo le distanze colte nell'ambito della salute: l'Italia si conferma un paese longevo nelle sue diverse articolazioni territoriali, con Pesaro-Urbino che svetta, con la speranza di vita alla nascita che sfiora gli 86 anni per le donne e gli 80,5 per gli uomini. Il rapporto, il primo a declinare il Bes a livello locale, è stato presentato oggi a Pesaro, in un convegno che ha visto la partecipazione anche del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. L'obiettivo resta quello di misurare la qualità della vita vera e propria, andando oltre gli indici puramente economici, come il Pil.