I film del week end


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After Earth - dopo la fine del mondo

di Sandro Calice

di M. Night Shyamalan, Usa 2013, fantascienza (Warner Bros.)
Sceneggiatura di Stephen Gaghan, Gary Whitta.
Fotografia di Peter Suschitzky con Will Smith, Jaden Smith, Isabelle Fuhrman, David Denman, Kristofer Hivju, Zoe Kravitz, Glenn Morshower
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Un film di fantascienza facile facile, con una storia di padri e figli, azione quanto basta e ben confezionato per un pubblico di adolescenti.

Mille anni fa la razza umana ha dovuto abbandonare la Terra, ormai morente e in preda a cataclismi, per una nuova casa, Nova Prime, dove per secoli ha combattuto con la razza aliena degli Skrel per la supremazia del pianeta. Cyper Raige (Will Smith) è il generale dei Rangers, l’elite militare, che dopo un lungo viaggio torna a casa, dove il figlio Kitai (Jaiden Smith) vive per compiacerlo e col senso di colpa per una tragedia del passato. Padre e figlio quasi non si conoscono e Cypher si lascia convincere dalla moglie a portare il ragazzo con sé nella sua prossima missione. Purtroppo durante il viaggio l’astronave ha un incidente e precipita proprio sulla Terra, ormai diventato il luogo più inospitale dell’universo per gli esseri umani. Padre e figlio sono gli unici sopravvissuti, ma Cypher ha una gamba spezzata: solo Kitai può salvare entrambi. Ma oltre che all’ambiente, dovrà sopravvivere a un essere mostruoso che ha già cominciato a dargli la caccia.

“After Earth” si dice sia nato da un’idea di Will e Jaiden Smith mentre parlavano di tornare a lavorare insieme dopo “La ricerca della felicità”. E tutto il progetto risente fortemente dell’impronta familistica. Nulla – o quasi – può il regista, che mantiene i suoi standard qualitativi minimi e la sua cifra narrativa intima e sussurrata, ma che comunque già di suo è da tempo che ha perso il tocco che aveva mostrato ne “Il sesto senso”. Nulla può l’adattamento scritto a partire dall’idea degli Smith da parte del premio Eisner Peter David, che aveva immaginato una storia e un universo affascinanti dei quali resta ben poco nel film a tutto vantaggio della dinamica padre-figlio. Il film è quasi totalmente questo, seppure in uno scenario fantastico. Come dicevamo all’inizio, un divertimento facile facile, con un paio di messaggi elementari e confortanti e uno standard minimo qualitativo che non delude.

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