Un'ingiustizia sociale e un problema ambientale


Stampa

Si butta cibo e si producono 4 tonnellate di CO2 l'anno

Si calcola che la somma dei prodotti lasciati nei campi e dello spreco dell'industria alimentare comporti un consumo inutile totale di 186.000 tonnellate equivalenti di petrolio m

Gli sprechi alimentari non sono solo un'ingiustizia sociale, ma anche un problema ambientale, visto che i rifiuti sono una fonte di emissione di Co2 a causa delle risorse impiegate inutilmente per la produzione. In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente il Barilla Center for Food and Nutrition ha ricordato che gli sprechi agroalimentari dal campo alla tavola emettono circa 4 milioni di tonnellate di CO2, energia sufficiente ad alimentare i consumi energetici della popolazione italiana in un anno.

Si calcola che la somma dei prodotti lasciati nei campi e dello spreco dell'industria alimentare comporti un consumo inutile totale di 186.000 tonnellate equivalenti di petrolio. Una quantita' sufficiente per riscaldare 122.000 appartamenti da 100 mq per un anno. A livello europeo, ogni persona spreca all'anno circa 60 metri cubi di acqua, pari a 12mila bottiglie da un litro e mezzo, e 334 metri quadri di terra arabile, poco meno di un campo da basket. Inoltre tutti i giorni, nel mondo occidentale, ogni cittadino spreca una quantita' di cibo pari a circa 2.054 chilocalorie: si tratta del fabbisogno calorico di una persona. Questo, mentre, 868 milioni di persone a livello globale soffrono la fame.