Conto alla rovescia per la 'mini-stangata' Iva: intanto la Cgia fornisce le simulazioni dell'impatto che andrebbe ad aggiungersi alla 'selva' di rincari gia' attuati. Le simulazioni realizzate dalla Cgia riguardano tre tipologie famigliari (single, lavoratore dipendente con moglie e un figlio a carico, lavoratore dipendente con moglie e 2 figli a carico). Per ciascun nucleo sono stati presi in esame 7 fasce retributive: in relazione alla spesa media risultante dall' indagine Istat sui consumi delle famiglie, su ognuna e' stato misurato l'aggravio di imposta in termini assoluti e l'incidenza percentuale del rialzo dell'Iva su ciascun livello retributivo.
Nelle simulazioni si sono tenute in considerazione le detrazioni e gli assegni familiari per i figli a carico, le aliquote Irpef e le addizionali regionali e comunali medie nazionali. A seguito dell'aumento dell'aliquota Iva al 22%, si e' ipotizzata una propensione al risparmio nulla per la prima fascia di reddito, pari al 2,05% per il reddito annuo da 20.000 euro, del 4,1% per quella da 25.000 euro e dell'8,2% per le rimanenti fasce di reddito. Quest'ultima percentuale corrisponde al dato medio nazionale calcolato dall'Istat nell'ultima rilevazione su base nazionale. In buona sostanza si e' ipotizzato che a fronte del rialzo dei prezzi di beni e servizi a calare le spese saranno specie le fasce di reddito medio-alte. Infine, l'analisi non ha considerato eventuali spinte inflazionistiche che una scelta di questo tipo potrebbe produrre.
Ecco alcune tipologie:
- SINGLE: i 7 casi riguardano un lavoratore dipendente. L' incidenza percentuale del rincaro dell'Iva sullo stipendio netto annuo si fara' sentire maggiormente per le fasce meno abbienti. Infatti e' dello 0,29% su un reddito annuo di 15.000 euro, cala allo 0,27% su un reddito annuo di 55.000 euro. In termini assoluti l'aumento di imposta cresce man mano che aumenta il livello retributivo. L'aggravio oscilla tra i 37 e i 99 euro.
- DIPENDENTE CON MOGLIE E FIGLIO A CARICO: nei 7 casi presi in esame l'incidenza percentuale dell'aumento e' inversamente proporzionale al livello di reddito. E' dello 0,33% per un reddito annuo di 15.000 euro, scende allo 0,30% per un reddito di 55.000 euro. In termini assoluti l'aggravio d' imposta, man mano che cresce il reddito, sale da 51 a 113 euro.
- MOGLIE E 2 FIGLI: anche in questa tipologia famigliare l'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva e' inversamente proporzionale al livello di reddito. Si attesta allo 0,34% su un reddito annuo di 15.000 euro, cala fino a toccare lo 0,31% su un reddito di 55.000 euro. Man mano che cresce il reddito, la maggiore Iva annua passa, in termini assoluti, da 61 a 120 euro.
- PIU' FIGLI, PIU' SI PAGA: dalle simulazioni emerge un altro risultato molto intuitivo: a parita' di reddito, piu' aumenta il numero dei componenti di una famiglia, piu' si fa sentire il peso dell' aumento dell'Iva.