di Maurizio Iorio
(maurizio.iorio@rai.it)
Il popolo del rock sta già rinforzando le suole delle scarpe, dato che la prossima estate vedrà un mare di appassionati muoversi su e giù per lo Stivale per seguire i propri beniamini, che si riverseranno a frotte sul suolo italico, minacciando la classica crisi d’abbondanza. I biglietti ormai si pagano direttamente con sacche di sangue, o con organi da trapianto. Nonostante i prezzi da capogiro, la musica continua a tirare, forse perché, al contrario dei politici, se il musicista non mantiene le promesse, lo si può sempre prendere a pomodorate in faccia. I grandi del rock sono tutti in campo, perché guadagnano di più con i concerti che con gli album, che si vendono sempre meno e si scaricano sempre più. Visti i prezzi, lungi dall’approvare un’azione illegale, verrebbe da dire “giustamente”. Molti artisti, poi, si sono affidati a curatori di patrimoni truffaldini, e dopo una vita si ritrovano con un pugno di mosche in mano. Comunque, nonostante siano stati annullati dal programma estivo alcuni festival importanti, come l’Heineken, l’offerta si prospetta quanto mai ricca, sia in quantità che in qualità. Il primo arrivo di rilievo è quello di Bruce Springsteen, che torna in Italia a distanza di un solo anno con il suo “Wrecking Ball Tour”. Partito il 15 marzo da Brisbane, in Australia, a soli tre mesi di distanza dalla conclusione del tour 2012, Springsteen è approdato in Europa, ad Oslo, il 29 aprile, con i soliti resoconti di concerti travolgenti, e sudate da scaricatori di porto. Prossimo ai 64 anni, il Boss non mostra segni di cedimento fisico, tantomeno mentale. Continua a suonare sforando regolarmente le tre ore, assecondato da quella macchina da guerra che è la E Street Band, il gruppo di supporto più potente ed oliato del rock. Nonostante le involontarie defezioni (sono scomparsi il sassofonista Clarence Clemons, pilastro della band, e il tastierista Danny Federici), il suono della truppa è diventato ancora più enfatico: adesso sul palco sono in 18: 7 membri storici della band , più 11 musicisti di supporto, fra fiati, coristi e con il sax affidato al nipote di Clemons, Jake. Se l’anno scorso il tema dominante era la rabbia, motivo conduttore dell’ultimo album, “Wrecking ball”, quest’anno, con la sua America in ripresa economica ed il presidente preferito di nuovo alla Casa Bianca, il Boss potrebbe aver ammorbidito i toni. Ma è meglio non fidarsi. Lui è sempre il cantore della working class, che è arrabbiata d’ufficio. Queste le date italiane, per le quali sono ancora disponibili pochi biglietti: il 23/5 Napoli, Piazza del Plebiscito. E’ la prima volta nella sua carriera che il Boss si esibisce in una piazza storica (e che piazza!) di una città (e che città!). Le altre date: il 31 maggio Padova, allo Stadio Euganeo, il 3 giugno di nuovo Milano, a San Siro, e infine l’11 Luglio Roma, all’ Ippodromo delle Capannelle.
Rockinroma
Dopo l’annullamento dell’ Heineken Jammin’ Festival di Rho, Rockinroma è diventata la kermesse rock più importante d’Italia, con un cartellone di prim’ordine, che vede la presenza dei Green Day (5/6), dei famigerati Killers, da Las Vegas (9/6), dei Toto (21/6), del gruppo nu-metal statunitense dei Korn (25/6), di quell’immarcescibile icona del rock che risponde al nome di Iggy Pop con i suoi Stooges (4/7). Il 13 tornerà mr. Mark Knopfler, ex-leader dei Dire STraits, ormai sempre più country-oriented. Il 14 sarà la volta degli Smashing Pumpkins di Billy Corgan, una delle più seguite band del rock alternativo made in Usa. Il 16 arriverà la nuova esperienza musicale di Tom Yorke (Radiohead) e di Flea (Red Hot Chili Pepperss), gli Atoms for peace, commistione sonora fra rock ed elettronica. Il 22 luglio un grande ritorno, che renderà felici tutti gli appassionati dell’hard-rock, quello dei Deep Purple, a 40 anni esatti dal loro primo concerto in Italia, privi del loro storico tastierista, Ion Lord, scomparso lo scorso anno. Infine, il 25 Daniele Silvestri, il 26 quel vecchio lupo solitario di di Neil Young, affiancato dai Crazy Horse, il 28 gli islandesi Sigur Ros e, last but not least, i campioni del brit–pop inglese, i Blur, il 29.
Lucca summer festival
Nutrito anche il cartellonel del Lucca Summer festival: si parte il 6 luglio con la nobildonna del jazz Diana Krall, l’8 i Litfiba , il 9 il guru dei guru, mr . Leonard Cohen, il 10 il rocker canadese Bryan Adams, il 13 gli in catalogabili californiani Thirty seconds to mars, il 17 i Killers, il 19 Mark Knopfler, il 22 i redivivi Earth Wind and Fire, il 25 Neil Young, il 27 i Sigur Ros e il 30 Pino Daniele con il bassista Marcus Miller.
10 giorni suonati (Vigevano)
Fiore all’occhiello del festival lombardo l’unica data italiana dei britannici Motorhead, campioni dell’heavy-metal, il 25 giugno. Poi il 3 luglio i Black Crowes, americani di Atlanta, il 9 il bluesman statunitense George Thorogood, il 17 luglio l’ex-chitarra dei Queen Brian May, insieme alla cantante inglese Kelly Ellis, con la quale ha inciso due album. Infine, il 21 luglio, i leggendari Deep Purple.