L'appello della Cei


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Chi ferma il governo risponde a storia

Bagnasco: 'Non disperdere duro cammino fatto da italiani' b

"Insieme è possibile. Non bisogna perdere l'opportunità, né disperdere il duro cammino fatto dagli italiani". E' l'appello che nella prolusione all' assemblea Cei il card. Angelo Bagnasco rivolge alla politica: "L'ora è talmente urgente che qualunque intoppo o impuntatura, da qualunque parte provenga, resteranno scritti nella storia".

CEI: POLITICA PENSI A PAESE, NO TATTICISMI E POPULISMI - Dopo il voto i "cittadini hanno il diritto che quanti sono stati investiti di responsabilità" pensino "al Paese senza distrazioni, tattiche o strategiche che siano". Così il card. Angelo Bagnasco, secondo cui "l'unica cosa seria" è "pensare alla gente", con "grandissimo senso di responsabilità, senza populismi inconcludenti e dannosi".

"In questi tempi abbiamo visto, ad alti livelli, gesti e disponibilità esemplari che devono ispirare tutti - dice il card. Bagnasco nella sua prolusione all'assemblea generale dei vescovi italiani -; ma anche situazioni intricate e personalismi che hanno assorbito energie e tempo degni di ben altro impiego, vista la mole e la complessità dei problemi che assillano famiglie, giovani e anziani". Secondo il presidente della Cei, "dopo il responso delle urne, i cittadini hanno il diritto che quanti sono stati investiti di responsabilità e onore per servire il Paese, pensino al Paese senza distrazioni, tattiche o strategiche che siano". "Pensare alla gente: questa è l'unica cosa seria - prosegue -. Pensarci con grandissimo senso di responsabilità, senza populismi inconcludenti e dannosi, mettendo sul tavolo ognuno le migliori risorse di intelletto, di competenza e di cuore". "Allora insieme è possibile - aggiunge Bagnasco -. Non bisogna perdere l'opportunità, né disperdere il duro cammino fatto dagli italiani. L'ora è talmente urgente che qualunque intoppo o impuntatura, da qualunque parte provenga, resteranno scritti nella storia".

CEI: DEMOLIRE FAMIGLIA E' CRIMINE, FATTA DA UOMO E DONNA - La famiglia è un "bene universale e demolirla è un crimine; affonda le sue radici nell'essere dell'uomo e della donna, e i figli sono soggetto di diritto da cui nessuno può prescindere". Lo afferma il card. Angelo Bagnasco, mentre altre "rappresentazioni similari" costituiscono "un vulnus progressivo" alla sua identità.

CEI: IL LAVORO E' LA PRIMA EMERGENZA DEL PAESE - Il lavoro è la prima emergenza del Paese, "la lama più dolorosa nella carne della gente", "che chiede interventi immediati ed efficaci perché ogni giorno è in gioco il giorno dopo". Il card. Angelo Bagnasco, dà voce "alle preoccupazioni crescenti e al disagio sociale diffuso, alla moltitudine di giovani che non trovano lavoro" e chi l'ha perso.

CEI: BAGNASCO, RACCAPRICCIO PER VIOLENZA SULLE DONNE - La "ricorrente violenza sulle donne a cui assistiamo con raccapriccio" indica "il deserto di quei valori spirituali e morali così spesso denigrati o derisi come merce vecchia da buttare in soffitta". Lo dice il card. Angelo Bagnasco nella prolusione all'assemblea Cei, stigmatizzando la "conclamata libertà individuale senza limiti e regole".

CEI: NO A LAVORO FESTIVO, NON SOTTOMETTERE UOMO A ECONOMIA - Il lavoro, perché dia dignità a ogni lavoratore, "non deve diventare - quando c'é - talmente invasivo da impedire sia il necessario riposo fisico e spirituale, sia la possibilità di coltivare i rapporti con gli altri, tenendo conto che i primi rapporti sono quelli della famiglia". Lo dice il card. Angelo Bagnasco nella prolusione all'assemblea Cei. "E' del tutto evidente - spiega - che il lavoro domenicale impedisce che la famiglia si ritrovi unita in un tempo disteso e comune da dedicare a se stessa, agli altri e, se credente, a Dio e alla comunità cristiana". "Considerare ciò di poco conto - aggiunge il presidente dei vescovi italiani -, magari con la giustificazione di lasciare il lavoro festivo come un'opzione, significa sottomettere la persona all'economia - senza peraltro evidenti vantaggi - con danni incalcolabili per la tenuta della società intera".