di Nicola Iannello
Siena e Palermo retrocessi in serie B. È il verdetto della trentasettesima e penultima giornata del massimo campionato (si chiude domenica prossima, tutti in campo alle 20.45). Una sentenza emessa già dalle partite giocate all’ora di pranzo, che hanno reso inutile quella giocata dai bianconeri toscani in casa del Napoli. Il pareggio 0-0 tra Genoa e Inter e la vittoria 1-0 della Fiorentina sui rosanero siciliani hanno decretato la salvezza del ‘Grifone’ a scapito di Siena e Palermo, che fanno compagnia al Pescara nella discesa nella serie cadetta. Irrilevante lo 0-0 tra Chievo e Torino. La classifica dice granata 38 punti (con uno di penalizzazione), Genoa, 37, Palermo 32, Siena 31 (6 punti l’handicap disciplinare dei toscani) e Pescara 22.
Altro verdetto è quello che riguarda le coppe europee: la Fiorentina è matematicamente certa del quarto posto, quindi di accedere almeno all’Europa League, ma grazie al successo di misura sul Palermo sogna ancora la Champions, dato che sono ora solo due i punti di dstacco dal Milan, fermato in casa nel posticipo serale dalla Roma. Nella volata per l’Europa League impegnate anche Udinese e Lazio, mentre esce definitivamente di scena la Roma che per un posto in Europa deve affodarsi alla finale di Coppa Italia nell'attesissimo derby con i cugini biancocelesti. Gli uomini di Guidolin e di Petkovic hanno vinto rispettivamente contro Sampdoria e Atalanta, così come contro il Siena il Napoli, già certo ormai del secondo posto. Dietro la Juventus campione a 87 punti, Napoli a 78, Milan a 69, Fiorentina a 67, Udinese 63, Lazio 61 e Roma 59. Le prime tre in Champions League (la terza al turno preliminare), quarta, quinta e sesta in Europa League, con l’incognita della finale di coppa Italia tra Roma e Lazio, che assegna un posto nella medesima competizione, togliendolo al campionato nel caso la vincente non fosse la quarta, quinta o sesta classificata. A San Siro il Milan di Allegri cerca contro la Roma un successo che vale la certezza del terzo posto, mentre i giallorossi giocano soprattutto per l'onore, anche se un successo renderebbe ancora possibile la qualificazione diretta in Europa League. E sono proprio i romani ad apparire più tonici e motivati, rendendosi più volte pericolosi. Per almento tre volte Marquinho, il più pericoloso tra gli uomini di Andreazzoli, ci prova, ma Abbiati è sempre attento. Buona occasione anche per Totti, dopo un errore difensivo di Constant, ma il capitano manda alto da buona posizione. Anche Balotelli prova la girata in area da posizione defilata, ma il tiro è debole e Lobont para. La Roma controlla agevolmente il gioco e tiene in apprensione la retroguardia rossonera, anche se Osvaldo non è in giornata e Totti sembra voler tirare un poco il fiato. A complicare ancor di più i piani del Milan arriva l'espulsione di Muntari al 41': Rocchi sventola il cartellino giallo in faccia a Balotelli che entra duro su Marquinho, Muntari a quel punto perde la testa e prima viene ammonito per proteste, poi insulta l'arbitro e gli blocca il braccio mentre questo cerca di estrarre il cartellino rosso. Il ghanese, dopo qualche minuto, finalmente abbandona il campo tra le lacrime, accompagnato da Boateng. Nella ripresa il match scende di tono, la Roma cerca il vantaggio, ma gioca sottoritmo e il Milan si difende bene. L'arbitro fiorentino Rocchi, ancora lui, ferma il gioco per quasi due minuti in seguito ai buu razzisti da parte di alcuni tifosi giallorossi nei confronti di Balotelli. Si riparte. Rossoneri vicini al colpaccio con Flamini che entra in area, ma Lobont respinge. Nel finale, nei 6 minuti di recupero c'è anche il tempo per il rosso diretto a Totti che sgomita sulla pressione dell'ex compagno di squadra Mexes. Finisce 0-0, forse con rimpitanti da una parte e dall'altra.
All’Olimpico, Lazio-Sampdoria 2-0. Pereirinha non ce la fa e Petkovic schiera Gonzalez esterno destro di difesa, dove c’è Cana e non Dias, mentre le punte sono Klose e Floccari. Turn over per Rossi, che fa partire titolari Poulsen e Rodriguez e in avanti si affida a Icardi e Gianluca Sansone. Vantaggio biancoceleste grazie a una deviazione di Floccari su tiro di Klose in mischia su azione d’angolo (11’). Nel finale di partita, Renan si fa espellere per proteste e lascia la Samp in dieci. A tempo abbondamente scaduto Candreva col ‘cucchiaio’ raddoppia su rigore per fallo di Gastaldello su Onazi (94’).
Al ‘Friuli’ l’Udinese batte in rimonta l’Atalanta 2-1. Guidolin con la consueta difesa a tre e in avanti Pereyra a sostegno di Di Natale e Muriel, recuperato. Colantuono dà spazio alle seconde linee, con Maxi Moralez largo a sinistra e Parra e De Luca (classe ’91) in attacco. Di Natale ha subito due chance: prima è Consigli a contenere un suo tiro forte ma centrale, poi è solo la traversa a opporsi a una punizione dal limite. A sorpresa passano i nerazzurri: Brkic non trattiene una conclusione di Giorgi dal limite, respinge il primo tap in di De Luca (partito in posizione irregolare), ma nulla può sul secondo del giovane attaccante orobico (10’). La reazione dei padroni di casa è in un colpo di testa di Basta respinto da Consigli. Sull’altro fronte, Parra spreca da posizione vantaggiosa. Il pareggio dell’Udinese è un piccolo gioiello: Allan serve un assist in verticale sul taglio di Di Natale che, decentrato a sinistra, controlla di interno e tocca di esterno destro sul palo lungo (42’). Nella ripresa Di Natale concede il bis con un destro secco, approfittando di un rimpallo (52’): gol numero 22 in campionato (25 in stagione) per il bomber bianconero. La partita finisce male per il capitano dei friulani: a pochi minuti dalla fine, Di Natale atterra male dopo un tentato colpo di testa ed esce in barella, vistosamente dolorante, tenendosi il ginocchio sinistro.
Il Siena si congeda dalla serie A con una sconfitta, la diciannovesima, al ‘San Paolo’, al cospetto di un Napoli sempre affamato. Mazzarri schiera Rolando nella difesa a tre, El Kaddouri è il rifinitore dietro Cavani e Calaiò. Formazione ‘sperimentale’ per Rossi, con il portoghese Milhazes Agra a sostegno dell’unica punta Emeghara. Prima del calcio di inizio (dato con con 8’ di ritardo), il presidente partenopeo Aurelio de Laurentiis ha voluto parlare ai tifosi dal centro del campo per ringraziare tutti per la “stagione straordinaria”, augurandosi una “Champions League senza paura”. Ha anche annunciato un’amichevole casalinga il 30 luglio col Paris Saint Germain, ma al nome dell’ex Lavezzi il pubblico ha fischiato l’argentino. Partenopei subito all’attacco con Cavani che colpisce due pali, uno di testa, l’altro di destro. Ma a passare è il Siena. Su punizione da destra, Grillo tutto solo a sinistra in area arresta e poi calcia di esterno sinistro sull’angolo opposto, coronando col gol il suo esordio in serie A (36’). Nella ripresa pari di Cavani che insacca di testa dopo una traversa colpita da El Kaddouri (71’). La rete della vittoria arriva con una caparbia azione degli uomini di Mazzarri: Insigne lavora con insistenza un pallone sulla destra, passaggio centrale per Dzemaili che verticalizza, Pandev sfiora e Hamsik finalizza per il suo dodicesimo sigillo personale (93’).
Nelle partite dell’ora di pranzo, Toni con fortuna (rimpallo con Munoz) firma il successo della Fiorentina sul Palermo, dopo splendida combinazione tra Borja Valero e Cuadrado. In Chievo-Torino, apre Théréau con un bel diagonale (nono gol per il francese), pareggia Cerci su rigore (fallo di Dainelli su Ogbonna). A ‘Marassi’ un grande Handanovic salva la porta dell’Inter in un paio di occasioni nel primo tempo, nella ripresa Rocchi scheggia la traversa del Genoa.
Nella partita delle 18, successo del Bologna a Parma per 2-0, partita tra due squadre con poco da chiedere e dare ormai al campionato. Al primo affondo la rete rossoblù con Taider che scocca un sinistro a fil di palo su respinta della difesa ducale (6’). I padroni di casa reagiscono, ma si scontrano con la grande giornata del giovane portiere felsineo Stojanovic, che si oppone a Biabiany, Belfodil e Amauri. Nella ripresa, il raddoppio di Moscardelli, subentrato a Pasquato, con un bel diagonale su invito di Diamanti (76’).