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Terzo posto: poker del Milan, ma la Fiorentina risponde

Napoli secondo, la Lazio affonda l'Inter. Palermo-Udinese 2-3; Torino-Genoa 0-0. Juve implacabile, Siena ormai in B milan_robinho_296

di Claudio Presutti

Il Milan travolge 4-0 il Pescara e ipoteca così il terzo posto in classifica che significa Champions (dal preliminare). Anche se la Fiorentina non molla e sbanca Siena restando a 4 lunghezze dai rossoneri. Assegnato domenica lo scudetto, i riflettori della 36.ma giornata erano tutti puntati su Europa e salvezza. La Lazio di Petkovic passa 3-1 a Milano in casa dell'Inter che così è aritmeticamente fuori anche dall'Europa League, mentre l'Udinese espugna 3-2 il Barbera inguaiando sempre di più il Palermo. Intanto il Napoli passeggia a Bologna (0-3) ed è sicuro del secondo posto.

Dunque è festa grande per i partenopei di Mazzarri che vincono 3-0 al Dall'Ara e sono aritmeticamente certi della piazza d'onore alle spalle della Juventus. Primo tempo piuttosto equilibrato, anche perché i ragazzi di Pioli dopo i sei gol presi domenica in casa della Lazio, vogliono mostrare ai propri tifosi che non hanno mollato i remi in barca. Ma nel secondo tempo è proprio il Napoli che cambia passo. Il vantaggio arriva al 53' al termine di una bella azione Zuniga-Dzemaili-Hamsik, con lo slovacco che dal limite dell'area di sinistro fulmina Stojanovic a mezza altezza. Raddoppio napoletano su rigore al 63': Insigne in contropiede serve Cavani che anticipa Stojanovic e viene messo giù dal portiere. Lo stesso bomber uruguaiano dagli undici metri trasforma per il gol numero 27, assoluto dominatore della classifica marcatori. La terza rete del Napoli la firma al 67' Dzemaili, trasformatosi in "bomber" in queste ultime settimane. Per lo svizzero si tratta del suo settimo sigillo stagionale. Nessun contraccolpo psicologico per il Bologna, che da tempo ha conquistato la salvezza.

Tutto facile per i rossoneri di Allegri all'Adriatico di Pescara. Milan in vantaggio dopo 9' su rigore concesso dall'arbitro Rizzo per un contatto Cosic-Nocerino in area. Dal dischetto va Balotelli che spiazza Perin. Il raddoppio milanista arriva al 33' sugli sviluppi di una punizione di Robinho con Muntari che, tutto solo, di sinistro mette in gol. La partita non è mai in bilico, troppo grande la differenza tra le due squadre. Nella ripresa arriva il tris ad opera del francese Flamini (51'), dopo una azione personale di Robinho. Il tabellino viene chiuso da Mario Balotelli che al 57' raccoglie l'invito del vivace Flamini e buca per la quarta volta Perin, realizzando la sua personale doppietta e l'undicesimo gol con la maglia rossonera. Il Milan sale così a quota 68 punti, quattro lunghezze in più della Fiorentina nella corsa al terzo posto.

Pronto riscatto della banda di Montella dopo la doccia fredda della sconfitta all'ultimo respiro in casa con la Roma sabato scorso. La Fiorentina fa suo il derby toscano in casa del Siena e resta in scia del Milan nella corsa Champions, mentre è quasi certa quantomeno del posto in Europa League. Partita tesa e difficile, con i bianconeri senesi che si giocano le residue possibilità di restare in serie A. Già al 14' i viola riescono a sbloccare il match: da Mati Fernandez a Pasqual che crossa in area, sulla palla si avventa Gonzalo Rodriguez che di petto mette in rete (sesto centro stagionale), anche se il Siena protesta per un fallo di mano. Non c'è però la reazione dei ragazzi di Iachini, anzi è la Fiorentina a sfiorare il raddoppio ma Pegolo salva su Borja valero. Nella ripresa entra Rosina, i bianconeri sembrano svegliarsi e centrano la traversa con lo stesso attaccante. I viola si difendono con ordine e, col passare dei minuti, si spegne la rabbia del Siena. Toni fallisce una clamorosa occasione per il raddooppio , mandando sulla traversa da due passi. Per la Fiorentina resta così accesa la speranza Champions, mentre il Siena ormai è a un passo dalla B: servirebbero due vittorie contro Napoli e Milan negli ultimi due turni e due ko del Genoa per evitare la retrocessione.

Partita elettrizante a San Siro tra l'Inter e la Lazio con i romani che passano 3-1, formalizzando così l'esclusione dall'Europa per i nerazzurri nella prossima stagione. Biancocelesti in vantaggio al 22' grazie ad un mega pasticcio della difesa interista che coinvolge Juan Jesus, Ranocchia e Handanovic che "manda" nella sua porta un cross di Candreva per Floccari. Al 33' l'Inter pareggia: Pereira mette in mezzo, Ranocchia salta più in alto di tutti e batte Marchetti. A fine primo tempo Lazio di nuovo avanti: Floccari viene atterrato da Ranocchia, dal dischetto va Hernanes che trasforma (48'). L'Inter, che perde per infortunio prima Jonathan e poi lo stesso Ranocchia, prova a fare gioco ma 'sbatte' sulle parate di Marchetti e sull'organizzazione difensiva dei laziali. Al 70' la squadra di Stramaccioni 'vede' il pari: Guarin viene messo giù in area da Cana, è rigore. Alvarez scivola sul dischetto e manda altissimo. La gara si chiude sei minuti dopo quando il neoentrato Onazi da 30 metri centra il sette battendo Handanovic per il 3-1 definitivo. Inter fuori dalla coppe, la Lazio aggancia la Roma al sesto posto, anche se la maniera più facile per entrare in Europa League resta la finale di Coppa Italia proprio con i giallorossi.

Chi ormai sogna l'ennesima qualificazione "impossibile" è l'Udinese. I fruilani sbancano il Barbera condannando in pratica il Palermo alla retrocessione e agganciando in solitaria il quinto posto. Bianconeri in vantaggio già dopo 10' con il colombiano Muriel che salta Dossena e batte Sorrentino. I siciliani pareggiano su rigore al 34': fallo di Hertaux su Miccoli, che dagli 11 metri trafigge Brkic. Nella ripresa l'Udinese prima fallisce un calcio di rigore con Di Natale (54') e poi dieci minuti dopo torna in vantaggio con un colpo di testa di Angella. Il Palermo riacciuffa il pareggio grazie ad un gran tiro da fuori di Hernandez (81'), ma la gioia dei siciliani dura solo 120 secondi dato che Benatia all'83' riporta definitivamente avanti l'Udinese mette in rete da due passi a porta vuota. Per i friulani è il sesto successo di fila, mentre i siciliani per evitare la retrocessione in serie B a questo punto devono recuperare ben quattro punti al Genoa.

Infatti all'Olimpico di Torino i granata e il Genoa hanno dato vita ad uno scialbo 0-0, un risultato che però avvicina entrambe le squadre alla salvezza. Per i granata sono 5 i punti di vantaggio sul terzultimo posto, per i rossoblù quattro. La Juventus, fresca del titolo vinto domenica in casa contro il Palermo, fa festa anche a Bergamo andando a vincere 1-0 all'Azzurri d'Italia con l'Atalanta che cumunque saluta la aritmetica salvezza. Per i bianconeri, al nono successo di fila, va a segno Matri. Il Parma vince 1-0 in casa del Cagliari, portandosi così al decimo posto in solitaria e staccando proprio i sardi. La rete che decide il match di Trieste la realizza Rosi al 80', dopo una respinta di Agazzi su colpo di testa di Amauri.

Divisione della posta a Marassi tra Sampdoria e Catania. Apre le marcature De Silvestri al 35', pareggia i conti nella ripresa al 68' Spolli. Per i doriani è la salvezza, per i siciliani l'ennesima buona prestazione di una stagione storica.