di Juana San Emeterio
di Michele Placido, Belgio, Francia, Italia 2012, Poliziesco,(01 distribution)
sceneggiatura: Cédric Melon, Denis Brusseaux
Daniel Auteuil, Mathieu Kassovitz, Olivier Gourmet, Francis Renaud, Nicolas Briançon, Jerome Pouly, Luca Argentero, Violante Placido, Michele Placido
Michele Placido dirige il suo romanzo criminale francese. Un film di genere poliziesco che in Francia si chiama ‘Polar’.
Il protagonista naturalmente è un capitano di Polizia, Mattei (Daniel Auteuil), che indaga su una banda di rapinatori di banche. Quando è a un passo dal catturare la banda avviene l’imprevedibile: interviene il cecchino del titolo (Mathieu Kassovitz) che appostato sul tetto spara contro i poliziotti, per consentire ai suoi complici di fuggire. Uno dei rapinatori (Luca Argentero) è gravemente ferito e i banditi devono correre presso lo studio di un medico corrotto (Olivier Gourmet) rimandando così la spartizione della refurtiva. Intanto parte la caccia all’uomo che spinge la banda a rifugiarsi in un luogo sicuro. Tutto si complica e tante verità verranno fuori da questo incrocio di vite criminali.
“Il male è protagonista in questo genere, tutti i personaggi hanno un lato Oscuro”. Così Michele Placido presenta alla stampa “Il cecchino” (Le Guetteur), un film carico di toni noir con un gruppo di personaggi pieni di zone d’ombra. Una storia scritta da due sceneggiatori esordienti, girata con un ottimo cast di attori compresi gli italiani Luca Argentero e Violante Placido. Perfetto nelle scene d’azione, la pellicola si perde un po’ nei tanti temi che va a toccare con i suoi protagonisti, come il tema della violenza sulle donne che s’intreccia in modo del tutto casuale con le vicende della banda delle rapine. Funziona bene la rivalità e lo scontro tra il cecchino Kassovitz e l’ispettore Auteuil sullo sfondo di una Parigi insolitamente violenta e grigia.