Enrico Letta presenta il suo programma


Stampa

'Stop Imu e no aumento Iva'

'Si vince o si perde tutti insieme. Finanziamento pubblico dei partiti va rivoluzionato. Risolveremo nodo esodati. Allo studio reddito minimo. Elezioni, stop col 'Porcellum' l

Il neopresidente del Consiglio Enrico Letta ha presentato il suo programma. L'Imu, l'Iva, il lavoro, le riforme, i giovani, la crescita sono nella sua agenda.

Bisogna "superare l'attuale sistema sulla tassazione" per la prima casa "intanto da subito con lo stop sui pagamenti di giugno" per permettere al Parlamento di attuare una "riforma complessiva" del sistema di imposte. Lo ha detto il premier Enrico Letta nel discorso a Montecitorio.

Quella che viviamo e' una delle ''stagioni piu' complesse e dolorose'' della storia repubblicana.

''Di fronte all' emergenza il Presidente della Repubblica ci ha chiesto volonta' di servizio e senso di responsabilita' che ci ha concesso l'ultima opportunita' degni del ruolo che ci da la Costituzione''. Lo afferma il premier Enrico Letta nel suo intervento alla Camera.

''La prima verita' e' che la situazione economica dell'Italia e' ancora grave, il debito pubblico grava come una macina sulle generazioni presenti e future, il grande sforzo di Monti e' stata la premessa della crescita''.

"Si vince o si perde tutti insieme".

"Vogliamo ridurre le tasse sul lavoro: quello stabile, quello sui giovani e sui neo assunti".

Il governo ritiene il lavoro una priorità assoluta per bloccare l'incubo dell'impoverimento. Lo afferma Enrico Letta nel suo intervento programmatico sottolineando che non basta solo il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga.

Bisogna lavorare per arrivare ad una "rinuncia dell'inasprimento dell'Iva".

"Si potranno studiare forme di reddito minimo per le famiglie bisognose con figli piccoli e proposte di incentivi con part time misti e con la staffetta per la parallela assunzione di giovani". ''Il sistema'' di finanziamento pubblico dei partici ''va rivoluzionato'', partendo dalla abolizione della legge in vigore. Allo stesso tempo e' pero' importante ''attuare quella democrazia interna ai partiti'' prevista dalla Costituzione.

Per ridare credibilità alla politica "bisogna ricominciare con la decenza, la sobrietà, lo scrupolo e la banalità della gestione del padre di famiglia. Ognuno deve fare la sua parte e a questo fine il primo atto del governo sarà eliminare lo stipendio dei ministri parlamentari che esiste da sempre in aggiunta alla loro indennità". Così Enrico Letta nel suo intervento alla Camera.

''Nelle sedi europee individueremo le strategie per arrivare alla crescita senza compromettere il risanamento della finanza pubblica, l'Ue e' in crisi di legittimita' proprio quando i cittadini ne hanno bisogno''.

''Parlero' con il linguaggio sovversivo della verita' per avere le spalle larghe e solide per reggere e far fronte al giudizio de parlamento''. Lo ha affermato Enrico Letta nel suo intervento programmatico alla Camera.

Enrico Letta ribadisce, nel suo intervento programmatico, la scelta europea ed europeista del suo governo è annuncia a breve la vista a Bruxelles ed in altre capitali europee.

''La riduzione fiscale senza indebitamento sara' un obiettivo continuo e a tutto campo'' di questo governo.

"Bisogna ridurre le restrizioni ai contratti a termine, aiuteremo le imprese ad assumere giovani a tempo indeterminato in una politica generale di riduzione del costo del lavoro. Non bastano gli incentivi monetari".

''Basta sacrifici per i soliti noti: questo significa ferrea lotta all'evasione, ma senza che la parola Equitalia faccia venire i brividi alla gente''.

"Ho pensato molto al personaggio biblico di Davide nella valle delle nostre paura davanti al Golia di sfide gigantesche". E' la metafora che usa il premier Enrico Letta invitando a "spogliarci della spada e del"armatura che ci appensantirebbero. Ci servono il coraggio di mettere da parte prudenza politica e la fiducia".

"La legge elettorale è legata alla forma di governo, ma dobbiamo qui assumere l'impegno che quella dello scorso febbraio è stata ultima consultazione elettorale con la legge vigente".

"La Convenzione deve avviare i lavori sulla base degli atti di indirizzo del parlamento. L'unico sbocco possibile è il successo. Tra 18 mesi verificherò se il progetto delle riforme si avvia verso un porto sicuro. Se invece si impantana tutto ne trarrò le conseguenze".