Peggiora la condizione delle imprese italiane che "risente della fase ciclica negativa". E' quanto si legge nel bollettino di stabilità finanziaria della Banca d'Italia secondo cui "il flusso di nuove sofferenze sui crediti é aumentato", mentre l'offerta di credito è frenata "dalla rischiosità dei debitori" e rallenta anche la domanda.
Le famiglie italiane nel 2012 hanno visto diminuire la loro ricchezza a seguito del calo dei prezzi delle case e la cessione di strumenti finanziari, ma hanno anche ridotto il loro indebitamento a causa del "forte indebolimento della domanda di prestiti". E' quanto afferma la Banca d'Italia secondo cui le famiglie vulnerabili sono rimaste "stabili".
TORNANO GLI STRANIERI SUI BTP - Prosegue il ritorno degli investitori stranieri sui nostri titoli di stato. La Banca d'Italia rileva come a inizio 2013 si segnalino "consistenti afflussi di capitali in Italia", continuando così l'andamento iniziato a primavera 2012 e che aveva portato dal 27 al 29%, già a settembre scorso, la quota del debito in mano agli esteri.
La Banca d'Italia non vede particolari criticità per il pagamento dei mutui sulla casa da parte delle famiglie. Nel rapporto sulla stabilità finanziaria segnala come "la crescita delle sofferenze rimane contenuta", mentre salgono quelle nei prestiti al consumo o personali. Diverso il caso delle aziende dove si registrano segnali di "tensione crescente" e un aumento delle sofferenze soprattutto nel settore costruzioni che grava anche sul comparto bancario.