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Derby alla Juventus, scudetto a un passo

Il Milan batte il Catania e torna terzo. La Fiorentina travolge la Sampdoria. La Roma (4-0) inguaia il Siena. Inter ko a Palermo,Chievo-Genoa 0-1 j

di Nicola Iannello

La Juventus fa suo il derby della Mole e cuce un altro pezzo di scudetto sulla maglia. I punti di vantaggio sul Napoli (vittorioso a Pescara nell’anticipo del sabato sera) tornano 11. I bianconeri sono a un punto dal secondo titolo consecutivo dell’era Conte. Basterà il pareggio casalingo col Palermo domenica prossima per festeggiare. La Fiorentina nel pomeriggio si issa al terzo posto con il netto successo di Genova ma in serata, superando 4-2 il Catania, il Milan risponde e risorpassa. La Roma strapazza il Siena ed è quinta. Dura poco il sorriso di Stramaccioni dopo il successo interno con il Parma di domenica scorsa: Inter sconfitta a Palermo. Nella lotta salvezza, i rosanero scavalcano il Siena, come pure fa il Genoa, passato in casa del Chievo. Questi i responsi della trentaquattresima giornata, quindicesima di ritorno, di serie A.

All’Olimpico di Torino, granata sconfitti dalla capolista 0-2. Solito 4-4-2 per Ventura, con Meggiorini e Bianchi nel reparto avanzato. Conte conferma il 3-5-1-1 di questo finale di stagione, con Pirlo e Pogba a centrocampo e Marchisio dietro l’unica punta Vucinic. Il montenegrino innescato da Pogba conclude fuori. Glik poi salva sulla linea una conclusione del francese. C’è anche il Toro. Santana impegna Buffon con una cannonata indirizzata sotto la traversa che il portiere della Nazionale alza in angolo. Nella ripresa il campo pesante condiziona il gioco. Occasione ghiotta per i granata: Jonathas, subentrato a Meggorini, arriva con un ritardo infinitesimale su un cross basso da destra di Cerci (Bonucci tratteneva per la maglia il brasiliano del Torino, ma poche le proteste). Sull’altro fronte, Pogba mette fuori da due passi un cross di Asamoah. In epilogo la svolta, con uno degli uomini più informa dei bianconeri: Vidal arresta un passaggio laterale di Marchisio ai 20 metri e di destro infila Gillet all’angolino (86’). Glik come all’andata lascia in inferiorità numerica i granata, subendo la seconda ammonizione al 90’. A tempo scaduto il raddoppio bianconero: punizione di Pirlo da sinistra, torre di Quagliarella sul secondo palo, irrompe Marchisio e fissa il risultato (92’). Juventus a 80 punti, Torino a 36, a 4 dalla zona retrocessione.

Il posticipo serale a San Siro riscrive di nuovo la classifica: il Milan piega 4-2 il Catania e si riprende il terzo posto Champions che la Fiorentina, per qualche ora, gli aveva strappato. Bugiardo l’1-1 del primo tempo. Un quarto d’ora di quiete, poi Balotelli manca di un soffio il tap-in vincente su palla filtrante di Boateng. Il Catania, ordinato ma costretto alla difensiva, va in gol nell’unica vera sortita: punizione Lodi, stacco imperioso di Legrottaglie (30’). L’ultimo quarto d’ora è a porta unica. Traversa clamorosa di Boateng, due mischie furiose in area etnea con Frison che si oppone alla grande a Nocerino, El Shaarawy e Balotelli (punizione). Tira e ritira, il Milan trova un pari strameritato (44’): assist di Boateng per Flamini che, in area, fa centro con un preciso diagonale. Ripresa. Frison, il vice Andujar, si conferma in serata di grazia e dice no ai tentativi di El Shaarawy e Montolivo. Ti aspetti da un momento all’altro il raddoppio dei padroni di casa e invece è il Catania, sornione, a colpire di nuovo: Barrientos smarca in profondità Bergessio, difesa rossonera piazzata malissimo, l’argentino impallina Amelia con un tocco sotto (65’). Da qui, è Pazzini-time: mandato subito in campo da Allegri al posto di Nocerino (67’) per recuperare lo svantaggio, la punta firma l’incredibile ribaltone segnando a ruota 2-2 (75’) e 3-2 (77’). In fotocopia le due reti, arrivate entrambi su respinta di Frison (conclusioni di Balotelli e El Shaarawy). Al 92’ c’è addirittura il poker, con Balotelli che si prende il rigore (fallo di Izco) e lo trasforma. Partita strana, risultato troppo pesante per i siciliani (speranze di Europa League ormai svanite), ma poco da obiettare sul risultato finale: pur senza abbagliare, i rossoneri hanno fatto il match, creato molto, meritando alla fine il bottino pieno.

Colpo della Fiorentina a ‘Marassi’: Sampdoria battuta 0-3. Vittoria, questa, che tiene apertissima la questione terzo posto, con il Milan a 62 punti e i viola a 61: c’è ancora spazio per i sogni. Rossi affronta la sua ex squadra (e Ljajic, con cui arrivò alle mani l’anno scorso) disponendo un 4-4-2, con Maxi Lopez e Gianluca Sansone in avanti. Montella ritrova Jovetic dopo l’infortunio e lo schiera in avanti con Cuadrado e Ljajic. La partita è a senso unico. Primo gol viola con Cuadrado, con un destro incrociato dai 25 metri (36’). Su errato disimpegno della difesa, Ljajic difende bene il pallone in area doriana e scarica un destro angolato alle spalle di Romero (42’); passando davanti alle panchine, il serbo fa segno di “stare zitto” con l’indice alla bocca, probabilmente in direzione di Rossi. Nella ripresa sempre Ljajic lavora bene un pallone sulla destra, raggiunge il fondo e mette in mezzo per Aquilani che di esterno brucia tutti (73’). I blucerchiati chiudono in dieci per l’espulsione diretta di Gastaldello, autore di un brutto fallo su Ljajic (80’). Samp a 38 punti non ancora tranquilla, anche se la salvezza resta comunque dietro l’angolo.

Successo senza discussioni della Roma sul Siena, che resta da solo al penultimo posto. All’Olimpico finisce 4-0. Con Lobont in porta al posto di Stekelenburg, c’è Bradley con De Rossi nella mediana di Andreazzoli; Lamela, Florenzi e Totti giocano a sostegno di Osvaldo. Iachini si affida in attacco a Emeghara, supportato da Valiani e Rosina. Micidiale uno-due giallorosso a cavallo del quarto d’ora di gioco: Osvaldo triangola con Lamela e segna con un tocco sotto sull’uscita di Pegolo (14’). Il raddoppio è del giovane argentino con un sinistro al volo su assist centrale di Totti (16’), quindicesimo gol per Lamela. Il tris arriva su un’iniziativa di Florenzi sulla sinistra, palla indietro dalla linea di fondo per Osvaldo che fulmina Pegolo sul primo palo (41’). Copione immutato nel secondo tempo. Pegolo non trattiene un tiro di Totti dal limite, si avventa Osvaldo per il tris personale (il primo in serie A) e il quindicesimo gol del campionato (67’). Roma a 55 punti, Siena a 30, scavalcato di 2 dalla coppia formata da Palermo e Genoa.

Cade l’Inter a Palermo, in casa di una squadra in piena bagarre per non retrocedere. Di fronte due squadre schierate con il 3-5-2. Per Sannino la coppia d’attacco è formata da Ilicic e Miccoli. Risponde Stramaccioni con Rocchi e Alvarez davanti.

Vantaggio di Ilicic (decimo gol in campionato): Silvestre sbaglia il disimpegno, Miccoli serve lo sloveno che dal limite di sinistro non dà scampo al connazionale Handanovic (10’). I nerazzurri perdono il capitano dopo 17’: Zanetti si infortuna effettuando un cross, lo rileva il connazionale Schelotto. Per i nerazzurri matura la tredicesima sconfitta del campionato. Inter ferma a 53 punti, Palermo a 32.

Finisce senza reti al ‘Tardini’ tra Parma e Lazio. Donadoni si affida al 4-3-3, con il tridente composto da Biabiany, Amauri e Belfodil (Nicola Sansone parte dalla panchina, entrerà nella ripresa). Per Petkovic, Ledesma e Onazi sono i mediani davanti alla difesa a quattro (dove torna Konko); a sostegno dell’unica punta Klose ci sono Candreva, Hernanes ed Ederson. Amauri chiama subito Marchetti al grande intervento con un colpo di testa. Nella ripresa meglio la Lazio, che va vicina al gol con Radu e Floccari, subentrato a Ederson. Finale incandescente. Al 94’ Lazio in dieci per l’espulsione di Biava (doppia ammonizione). Subito dopo annullata una rete di Paletta per i padroni di casa. Al 5’ di recupero Kozak, entrato per Klose, segna, l’arbitrio fischia la fine, ma poi si consulta con i collaboratori e annulla la rete per un evidente fuorigioco dell’attaccante ceco. Lazio a 52 punti, Parma a 40 con il Bologna.

Prezioso successo del Genoa al ‘Bentegodi’: Chievo regolato 0-1. Nella difesa di Corini c’è Papp e non Acerbi, in attacco Paloschi al posto dell’infortunato Pellissier, in coppia con Stoian. Speculare il 3-5-2 di Ballardini, con Floro Flores e Borriello di punta. Decide Borriello di testa su angolo dalla destra (73’). Il Genoa è terz’ultimo in condominio col Palermo a quota 32.