Casi raddoppiati rispetto al 2010


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Senza lavoro e senza casa

La crisi ha acuito il disagio e costretto sempre più persone all'estrema povertà p

Non riescono piu' a sostenere il peso del mutuo o dell'affitto. Sono stati licenziati, hanno consumato tutti i loro risparmi, i prestiti dei familiari, e ora non riescono piu' a pagarsi un tetto sotto cui vivere. Cosi' finiscono in strada, "senza diritti" e spesso con bisogno di assistenza legale. Nel 2012 le pratiche aperte in Italia dall'associazione "Avvocato di strada" per assistere in modo "gratuito e volontario" i senza dimora, che difficilmente riescono a ottenere il gratuito patrocinio, sono aumentate del 9% rispetto al 2011, segno che la crisi ha "acuito" il disagio e costretto sempre piu' persone all'estrema poverta'. In questa spirale verso il basso vengono trascinati anche gli italiani, pari al 28% degli assistiti, una quota "raddoppiata dal 2010". Lo rileva il "Rapporto 2012" di Avvocato di strada, presentato a Roma.

Nel 2012 le pratiche aperte dai 700 legali dell'organizzazione di volontariato sono state 2.575, contro le 2.360 del 2011. Il 64% degli assistiti e' extra comunitario, il 70% uomo. La maggior parte delle pratiche (45%) ha riguardato i diritti dei migranti, un vero e proprio "boom" rispetto agli anni passati dovuto all'emergenza Nord Africa: i legali hanno assistito i senza dimora soprattutto per problematiche relative al permesso di soggiorno o all'asilo politico. In generale, pero', una pratica su tre (34%) ha riguardato il diritto civile: diritto alla residenza (191; nel 2011 erano 119), diritto del lavoro (132), sfratti (103), separazione e divorzi (81), potesta' genitoriale (56). "Prima si finiva in strada per patologie psichiche o problematiche legate a dipendenze - ha spiegato il presidente dell'associazione, Antonio Mumolo - ora perche' si diventa poveri. Senza dimora diventano imprenditori falliti, padri separati, persone licenziate e pensionati al minimo. Gli italiani che vivono per strada sono destinati ad aumentare: nel 2012 abbiamo visto gli effetti del 2011 e quest'anno vedremo quelli del 2012, un anno difficile. E se non verra' rifinanziata la cassa integrazione gli effetti negativi si acuiranno". In un anno, ad esempio, sono aumentate le pratiche amministrative relative alle cartelle esattoriali per mancato pagamento di imposte, tasse e tributi: "per chi non ha nulla diventano un ostacolo insormontabile e molte persone preferiscono rimanere invisibili in strada per l'impossibilita' di pagarle".

Infine, il diritto penale: rispetto al 2011, nel 2012 sono diminuite le pratiche, passando da 356 a 254. La maggior parte di queste riguardava procedimenti per senza tetto aggrediti, minacciati e molestati: un dato che rovescia, conclude l'associazione, il pregiudizio che vede le persone senza dimora autori di reato.