Si mangia per 'assaporare' più che per sfamarsi e il palato è cambiato. In cima alla top ten dell'andamento dei gusti alimentari del 2013 dell'Institute of Food technology (Ift) di Chicago che riunisce scienziati e industrie di più di 100 paesi, pubblicata in questi giorni su Food Technology, ci sono i sapori 'audaci', si legge nella nota stampa dell'Ift allegata alla corposa review.
Il consumo di cibi piccanti, affumicati, salati, alle erbe, marinati, acerbi e amari è quasi raddoppiato negli ultimi tre anni e un consumatore su 10 cucina a casa quello che ha sperimentato nei ristoranti. Il 73 % dei consumatori dichiara che le proprie finanze saranno destinate a calare nel corso dell'anno e prosegue per il 5 anno di fila il taglio delle presenze nei ristoranti. Hanno meno appeal i cibi etnici, ora ci si nutre global, mescolando sapori ed esperienze. Al secondo posto si piazzano i cibi 'salutari' che per 9 consumatori su 10 corrispondono a quelli freschi. L'80% cerca la dicitura 'fresco' sulle etichette dei cibi venduti al supermercato, il 45% cerca la stessa precisazione sui menù dei ristoranti.