Questa volta la mitica lancia Flaminia 335, l'auto decappottabile a sette posti, che per tradizione viene usata per accompagnare il nuovo capo dello Stato dall'Altare della Patria al Quirinale, restera' in garage. E' una delle piccole novita' della complessa cerimonia di giuramento del nuovo presidente che quest'anno Giorgio Napolitano ha voluto piu' sobria.
Oltre alla lancia Flaminia - si usa solo in due occasioni: per l'elezione e per la parata per la festa della Repubblica, il 2 giugno -, quest'anno anche il corteo sara' piu' asciutto. Saranno solo quattro, invece dei diciotto normalmente previsti, i carabinieri motociclisti o i corazzieri, a scortare Giorgio Napolitano nel percorso che il capo dello Stato fara' dal Quirinale fino a Montecitorio per la cerimonia del giuramento.
Ecco come si svolge, passo passo, questo rituale che va in scena per la dodicesima volta nella storia della Repubblica.
L'eletto parte da casa. Il presidente della Repubblica viene prelevato dalla sua abitazione in forma privata dal segretario generale della Camera, Ugo Zampetti, e accompagnato a Montecitorio a bordo di un'auto della presidenza della Repubblica. Trattandosi questa volta del presidente della Repubblica in carica, la vettura parte direttamente dal Quirinale.
Suona la campana di Montecitorio. La partenza del presidente della Repubblica dalla sua residenza e' segnata dalla campana maggiore di Montecitorio, che suona ininterrottamente fino al suo arrivo alla Camera. Si tratta di una campana particolare: nel bronzo, oltre allo stemma pontificio (in epoca pre-unitaria la campana segnalava l'inizio delle udienze del tribunale pontificio), alle figure di Cristo e di sant'Antonio, c'e' il motto latino "diligite justitiam qui iudicatis in terram", ovvero "onorate la giustizia voi che giudicate in terra". Il presidente della Repubblica, infatti, in quanto presidente del Consiglio superiore della magistratura e' il primo magistrato d'Italia.
L'arrivo alla Camera. Il capo dello Stato viene ricevuto all'ingresso principale di Montecitorio dai presidenti di Camera e Senato e riceve nell'atrio gli onori militari da un reparto di carabinieri in alta uniforme disposto su due file che si fronteggiano. Da li' ci si dirige in aula, ornata con 21 bandiere e drappi rossi. Il capo dello Stato entra dall'ingresso alla destra dell'emiciclo e sale sul banco della presidenza, prendendo posto alla destra del presidente della Camera. In aula ci sono deputati e senatori, nelle tribune i delegati delle Regioni, i rappresentanti del corpo diplomatico accreditato presso la Repubblica italiana e gli ospiti d'onore.
Si sparano 21 salve di cannone. Quindi, aperta la seduta, il capo dello Stato si alza in piedi e pronuncia la formula del giuramento: "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione". In quel momento vengono sparate 21 salve di cannone e la campana di Montecitorio torna a suonare.
Il messaggio alla Nazione. Il presidente della Camera cede il proprio posto al centro del banco della presidenza al presidente della Repubblica, si siede alla sua destra e invita i grandi elettori a sedersi; dopodiche' il capo dello Stato rivolge il suo messaggio alla Nazione. Una curiosita': il giuramento e' la prima e l'ultima volta per Napolitano da capo dello Stato in un'aula del Parlamento italiano. Da allora, se vorra' assistere ai lavori delle Camere, potra' farlo dalle tribune a lui riservate a Montecitorio e a palazzo Madama, ma mai dall'aula.
Si lascia l'Aula. Al termine del messaggio, la seduta del Parlamento in seduta comune viene chiusa e il capo dello Stato, accompagnato dai presidenti di Camera e Senato e dai rispettivi segretari generali, lascia l'emiciclo dall'ingresso a sinistra raggiungendo l'atrio di Montecitorio. Qui viene accolto dal presidente del Consiglio, mentre un reparto di corazzieri in alta uniforme gli rende gli onori. Quindi si esce da Montecitorio: nella piazza si ascolta l'inno nazionale e si passa in rassegna il reparto di onore schierato con bandiera e banda.
L'omaggio al Vittoriano. Dopo il suo giuramento, il nuovo presidente della Repubblica viene accompagnato dal presidente del Consiglio in carica (che e' Mario Monti) e dal segretario generale del Quirinale (Donato Marra) all'altare della Patria dove il capo dello Stato rende omaggio al milite ignoto.
Verso il Quirinale. Quindi scortato dai corazzieri a cavallo e dai motociclisti si sale al Quirinale lasciando piazza Venezia. Giunto al Quirinale, il neo Presidente riceve gli onori militari nel cortile d'onore; al termine, nel salone dei Corazzieri i discorsi.