Lo zampino della recessione


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La crisi cancella 300mila massaie

Istat: -6% nel 2012 d

L'Italia sembra non essere piu' un paese per casalinghe. In un solo anno, il 2012, l'Istat conta quasi 300 mila massaie in meno in eta' lavorativa. Una riduzione forte, pari a circa il 6%, che probabilmente non puo' essere solo spiegata con la maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro. Dietro l'addio al grembiule di donne, prima dedite esclusivamente alla faccende di casa, c'e' lo zampino della recessione.

Le difficolta' economiche spingono cosi' ad andare a caccia di un impiego anche chi prima poteva permettersi di badare solo agli affari domestici. Peccato che il risultato non sia scontato, con il rischio per le ex casalinghe di diventare disoccupate. E intanto spuntano i casalinghi, arrivati lo scorso anno a quota 75 mila. Un'altra novita' che puo' essere letta nella prospettiva della crisi: tra loro potrebbero trovarsi alcuni uomini, che sempre a causa della recessione, hanno perso l'occupazione e ora prendono il posto delle donne davanti ai fornelli.

Dalla banca dati dell'Istat emerge cosi' un paese non solo in piena recessione ma anche in profonda trasformazione. Solo nel 2007 le massaie tra i 15 e i 64 anni superavano i 5 milioni, ora, dopo cinque anni di crisi, sono 4 milioni 589 mila. In particolare, il 2012 ha portato a un brusco calo, pari precisamente a 290 mila casalinghe in meno (-5,9% sul 2011). E la riduzione e' stata di pari intensita' in tutta italia, dal Nord al Sud. Anche se nel Mezzogiorno si parte da livelli molto piu' alti. Li' risiedono ancora 2 milioni 279 mila casalinghe. E, guardando alle diverse fasce d'eta', la diminuzione si fa sentire soprattutto tra le piu' giovani (-8,2% tra le under-35).

In termini statistici le casalinghe fanno parte dei cosiddetti inattivi, coloro che ne' sono occupati ne' sono alla ricerca di un posto. Il loro numero complessivo e' fortemente calato nel 2012 e gran parte del ribasso puo' essere spiegato attraverso la contrazione dell'esercito delle casalinghe. In aumento sono invece gli uomini che durante il giorno si occupano solo delle faccende domestiche e familiari. Dal 2009, proprio in coincidenza con lo scoppio della crisi, i casalinghi hanno iniziato a fare capolino nelle rilevazioni e man mano sono cresciuti, mettendo a segno un rialzo del 19,2% in un solo anno. le loro fila sono ancora molto limitate ma la tendenza all'aumento sembra scontata.