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Inflazione dimezzata in 6 mesi

Scende ai livelli del 2010 carrello_spesa_296

A marzo l'inflazione rallenta ancora, con la crescita dei prezzi al consumo ferma all'1,6%, dall'1,9% di febbraio. Si tratta quindi di una nuova frenata dovuta soprattutto alla decelerazione annua dei carburanti. Lo rileva l'Istat rivedendo al ribasso la stima provvisoria, che dava l'inflazione all'1,7%.

L'Istat fa notare, infatti, come sull'ulteriore rallentamento abbia pesato la netta decelerazione della crescita su base annua dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (+0,2%, dal +2,9% di febbraio).

Ecco che con marzo l'inflazione acquisita per il 2013 risulta pari all'1,0%, mentre quella di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende all'1,4% (era +1,5% a febbraio). Guardando all'Indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell'Unione europea (Ipca), segna un aumento del 2,3% su base mensile e dell'1,8% su base annua (dal 2,0% di febbraio), confermando le stime preliminari. Il rialzo congiunturale, spiega l'Istituto di statistica, è in larga parte dovuto alla fine dei saldi invernali, di cui l'Ipca tiene conto.

Analizzando i diversi settori, i maggiori tassi di crescita su base annua si registrano per i capitoli 'Abitazione, acqua, elettricità e combustibili' (+4,3%), 'Istruzione' (+2,9%), 'Prodotti alimentari e bevande analcoliche' (+2,4%), mentre i prezzi delle 'Comunicazioni' risultano in sensibile flessione (-5,6%). Nel dettaglio, spiccano i rialzi per alcuni prodotti della tavola: frutta fresca (+7,7% in termini tendenziali), uova (+6,1%) e vini (+4,1%). A marzo si fanno anche sentire effetti stagionali, dovuti alla Pasqua (prezzi trasporto aereo passeggeri +19,5%, +11,2% su base annua). In forte rialzo risulta anche il segmento dei supporti con registrazioni di suoni, immagini e video, come film su dvd e compact disc, (+4,2%, +30,3% in termini tendenziali).

A livello territoriale, le città capoluogo di regione Reggio Calabria (+3,4%), Genova (+2,5%), Roma e Bologna (per entrambe +2,0%) sono quelle in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto a marzo 2012, mentre i tassi d'inflazione più contenuti riguardano Palermo, Aosta (per entrambe +1,1%) e Cagliari (+1,2%).

COLDIRETTI, CARRELLO SI SVUOTA, DA -4% FRUTTA A -7% CARNE
Il carrello della spesa è meno caro perché si svuota dei prodotti base per l'alimentazione dalla frutta (-4 per cento) agli ortaggi (-3), dal grana padano (-7) al parmigiano reggiano (-3) fino alla carne bovina che registra un calo delle macellazioni del 7 per cento nel primo trimestre.

E' quanto stima la Coldiretti nel commentare i dati relativi all'inflazione nel mese di marzo diffusi dall'Istat dai quali si rileva che i prezzi per gli alimentari sono cresciuti del 2,4 per cento.

La riduzione del tasso di inflazione riflette - sottolinea Coldiretti - il clima di depressione nei consumi che ha variato non solo i menu, ma anche il livello qualitativo dei prodotti acquistati con 23 milioni di italiani che hanno fatto la spesa low cost.

Nel mese di marzo - conclude la Coldiretti - i prezzi addirittura scendono su base annua per il pesce fresco di mare di allevamento (-0,4 per cento) mentre crescono per il pesce fresco di acqua dolce (+1,3), la farina e altri cereali del 2,2 per cento, per i vegetali freschi del 2,5, per l'olio di oliva del 2,7, per i vini del 4,1, le uova del 6,1e la frutta fresca che fa segnare il maggior rincaro del 7,7 per cento.