di Juana San Emeterio
di Luigi Lo Cascio, Italia 2012, Drammatico, Istituto Luce
sceneggiatura: Luigi Lo Cascio
Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Roberto Herlitzka, Aida Burruano, Catrinel Marlon.
Tutto accade in una notte buia e tempestosa. Una serie di avvenimenti difficili da ricostruire. Ci prova Luigi Lo Cascio che fa il suo esordio alla regia con quello che ha definito un thriller morale.
Il protagonista è Michele Grassadonia (Luigi Lo Cascio). Un fervente ecologista palermitano che si è trasferito a Siena perché la considera, tra tutte, la città ideale. Michele da quasi un anno porta avanti un esperimento nel suo appartamento: riuscire a vivere in piena autosufficienza, senza dover ricorrere all'acqua corrente o all'energia elettrica. Un giorno però il capo dello studio di architettura dove lavora gli chiede una cortesia: andare a prendere in campagna la sua amante. Michele che non guida da otto anni, si fa prestare un’auto, naturalmente elettrica, e parte per la sua missione. E’ una notte di pioggia e rimane suo malgrado coinvolto in una serie di accadimenti dai contorni confusi e misteriosi che lo faranno confrontare con magistratura, polizia e soprattutto se stesso. Si trova a soccorrere un ferito per strada, ma sarà accusato di averlo investito e la sua esperienza felice d’integrazione gioiosa nella città ideale comincerà a vacillare. E solo dalla lontana e confusa Palermo può venire una soluzione.
"C'è un mistero e si va alla ricerca della verità. L'idea è nata un giorno che a Roma c'era un diluvio pazzesco in cui nel traffico ho assistito a scene apocalittiche, di panico. Così ho pensato alla storia di un uomo che abbandona la sua macchina e si trova a fare i conti con l'arrivo del caso". Racconta Luigi Lo Cascio durante la conferenza stampa. Il bravo attore, qui alla sua prima regia, porta sullo schermo una storia intrigante su come sia difficile spiegare quello che ti può accadere. Una verità che raccontata diventa la versione meno attendibile per tutti, anche per la magistratura e la polizia. Così neanche la sua città ideale riesce a comprenderlo e intorno a lui si materializzano tante figure con cui fare i conti senza successo. E incredibilmente trova la soluzione solo nella capacità siciliana di dipanare una situazione che sembra sempre più una trappola. Un film influenzato dalla lettura di Kafka? Lo Cascio spiega, infatti, di essere stato ''influenzato da Kafka? Ho già lavorato a teatro con una riscrittura de 'La tana' ed è un autore che amo. In Kafka ricorre il tema della legge, ma m’interessavano soprattutto le atmosfere e il tema della ricerca della verità raccolti nei suoi diari e negli aforismi". Nel cast la madre dello stesso regista-attore nel ruolo di se stessa (Aida Burruano), lo zio di Lo Cascio (Luigi Maria Burruano) nel ruolo di un avvocato, Alfonso Santagata, Roberto Herlitzka e Catrinel Marlon.