di Sandro Calice
di Walter Hill, Usa 2013, poliziesco (Buena Vista International)
Fotografia di Lloyd Ahern II
con Sylvester Stallone, Jason Momoa, Sarah Shahi, Christian Slater, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Sung Kang, Jon Seda, Holt McCallany, Marcus Lyle Brown, Weronika Rosati.
Mettere insieme un regista di culto per i film d’azione come Walter Hill (“I guerrieri della notte”, “48 ore”, “Streets of fire”, “Johnny il bello”, “Undisputed”) e un’icona come Stallone è stata sicuramente una buona idea.
Jimmy Bobo è un sicario di New Orleans vecchio stile: niente tecnologia, poche parole, possibilmente politicamente scorrette, molti fatti, modi da duro e cuore tenero. Taylor Kwon è un detective di Washington che è esattamente il contrario di Bobo. Alcuni criminali hanno la cattiva idea di far fuori i rispettivi partner, Bobo e Kwon sono costretti ad allearsi per trovare il killer.
“Bullet to the head”, ispirato al graphic novel “Du plomb dans la tete” di Matz e Wilson, è un classico poliziesco giocato sulla coppia “buono/cattivo”, molto divertente, senza effetti speciali pirotecnici e con uno Stallone in forma strepitosa (non solo fisica), in un ruolo da duro talmente sopra le righe da essere irresistibile. L'atmosfera è molto anni ’80, pur se riveduta e corretta, ma certe “semplificazioni” tra le mani del vecchio Hill diventano stile. Stallone, dal canto suo, è ormai un’icona pop e uno dei pochissimi, se non l’unico, che alla sua età può permettersi ruoli del genere rimandendo “credibile”. Insomma, come si dice in questi casi, lasciate il cervello a riposo e godetevi lo spettacolo.
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