Non sono più tre le classi sociali britannniche (working class, middle class e upper class: classe operaia, media e alta), il modello tradizionale è obsoleto perché "troppo semplicistico": la società attuale nel Regno Unito si può dividere in sette classi sociali.
E' il risultato di un'inchiesta, la più imponente mai realizzata nel Paese, a cui hanno partecipato oltre 161mila persone, realizzata dalla London School of Economics, dall'University of Manchester in collaborazione con la Bbc, i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista britannica 'Sociology Journal'.
Secondo gli autori, le tre tradizionali divisioni - definite da tipo di lavoro, censo e livello di scolarizzazione - non sono più adeguate e devono essere arricchite da altri dati quali reddito, risparmio, valore della casa e capitale sociale. La ricerca ha utilizzato il 'class calculator' del sito della Bbc, dove i partecipanti rispondevano a domande sul tipo di professione fatta dagli amici e come si ama trascorrere il tempo libero.
Lo studio ha definito un panorama di sette classi, in cui agli estremi ci sono le 'elite' - il gruppo più privilegiato del Paese, lontano dal resto delle classi per la sua ricchezza - e il 'proletario precario', il più svantaggiato e che rappresenta il 15% della popolazione. "Lo studio dimostra che ci sono ancora una base e una cima: in alto un'elite di gente molto ricca, e in basso un gruppo molto povero, con un impegno sociale e culturale limitatissimo", ha spiegato uno degli autori, Fiona Devine, docente di sociologia a Manchester. Secondo la ricercatrice, "quel che è nel mezzo èmolto interessante, una zonasfocata tra la tradizionale classe operata e la 'middle class'".
Partendo dall'alto, gli altri cinque gruppi sono la cosiddetta 'classe media stabilizzata', che rappresenta il 25% della popolazione, con alti livelli economici, culturali e sociali, il gruppo piu' numeroso e gregario del Paese; la 'classe media tecnica', un gruppo nuovo, ridotto, che e' prospero ma si caratterizza per il suo isolamento sociale e la sua apatia culturale; poi ci sono i 'nuovi lavoratori benestanti', una classe giovane, socialmente e culturalmente attivae con livelli misti di capitale economico; il gruppo successivo è la 'classe lavoratrice tradizionale', che non spicca in alcuna dimensione ma non si puo' ritenere totalmente deprivata perche' il valore delle loro case è alto, grazie all'età media elevata dei componenti; infine, i 'lavoratori emergenti', una classe nuova, giovane e urbana relativamente povera ma che ha un alto capitale sociale e culturale.
Secondo i ricercatori, i 'lavoratori benestanti' e i 'lavoratori emergenti' discendono dalla tradizionale 'working class', frammentata dalla deindustrializzazione, la disoccupazione massiccia, l'immigrazione e la ristrutturazione dello spazio urbano.