"Se si ha la pazienza e l'appetito per il rischio, i titoli italiani sono un investimento intrigante". Il consiglio, decisamente controcorrente, è arrivato dal Wall Street Journal. L’Italia non riesce a formare un governo, la Casa Bianca esprime preoccupazione, Moody’s si prepara a declassarla, e la riapertura dei mercati dopo l’inconcludente giro di consultazioni pre pasquali viene vista come un incubo. Eppure, in un articolo dal titolo «Perché l'Italia sembra conveniente», l'analisi del giornale ha spinto a puntare sui titoli del nostro Paese, perché i soldi veri si fanno quando si compra a prezzi bassi, che vengono offerti quando c’è instabilità e crisi.
"Eni, la versione italiana di Exxonmobil- scrive il giornale- e' meno cara" dell'omologa americana e potrebbe rappresentare un'occasione. Un altro esempio e' Danieli & C. officine meccaniche, il cui bilancio - afferma Edward Smith, di Collins Stewart - e' "solido come una roccia, che realizza molte delle sue vendite fuori dall'Italia e che e' scambiata a un prezzo che e' meno di nove volte rispetto alle previsioni di utili per azione".
"Mentre molti esperti mettono in evidenza i problemi dell'Italia, altri ritengono che la situazione non sia cosi' cattiva come appare" aggiunge il Wall Street Journal. "L'economia si riprendera' in estate. La situazione politica e' un caos, ma e' solitamente un caos, e il paese vivra"' afferma Holger Schmieding, economista di Berenberg Bank, sottolineando che nonostante le recenti perdite, le banche sono in una buona condizione.