Dall'inizio del Novecento, calcolando anche quella della Pasqua 2013 in mondovisione televisiva, sono nove le ostensioni della Sindone, sudario che, secondo la tradizione, avvolse il corpo di Gesu' crocifisso. Nei secoli precedenti, da quando nel 1578 il telo arrivo' a Torino da Chambery, per ordine del duca Emanuele Filiberto di Savoia, se ne contano oltre quaranta.
A Chambery ad accoglierla l'arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, che aveva fatto voto di vederla, ma successivamente fu esposta in occasioni non soltanto a carattere religioso, ma per numerosi nozze di Casa Savoia, ultima quella nel 1931 tra Umberto II e Maria Jose'.
Nella sua lunga storia, che intreccia fede e curiosita', mistero e ricerca scientifica sulla sua autenticita', si distinguono alcuni momenti: la prima volta in cui fu fotografata, nel 1898 dall'avvocato Secondo Pia, la prima Ostensione televisiva in diretta nel 1973, quando apparve in verticale o non in orizzontale e fu anche allora accompagnata dal messaggio di un altro Papa, Paolo VI, che parlo' di "misteriosa reliquia". Momento di grande paura ed emozione anche la notte dell'incendio del duomo, tra l'11 e il 12 aprile del '97 quando, a scopo precauzionale, fu deciso di rompere la teca di cristallo che la proteggeva per metterla al riparo nel Palazzo arcivescovile.
Inauguro' l'era di internet l'Ostensione del '98, quando grazie a una telecamera all'interno del duomo fu possibile, attraverso la rete, seguire i passaggi piu' significativi della visita di Papa Giovanni Paolo II. Quella piu' lunga l'Ostensione del 2000, organizzata nell'anno del Giubileo: il sacro lino fu esposto 72 giorni. Nel 2010 apparve, invece, in pubblico dopo il restauro conservativo e l'ospite eccellente fu l'allora Pontefice Benedetto XVI. Peculiarita' di questa Pasqua, oltre alla trasmissione tv e al videomessaggio di Papa Francesco, anche l'approdo nel mondo app con 15 mila download in un solo giorno.