Per tre milioni di famiglie sono diventate "una spesa insostenibile" gli oneri per la casa, la "causa preponderante dello scivolamento di gran parte delle famiglie italiane verso la poverta"'. Allarme lanciato dalla Cgil che denuncia il peso sempre crescente di spese, bollette, tasse, mutuo o affitto. Una 'combinazione' che "rende il costo del semplice abitare assolutamente insostenibile", In media, calcola il sindacato, la spesa delle famiglie per la casa incide per il 31,2% sui bilanci familiari, ma supera il 40% per oltre tre milioni di famiglie. Cosi' "negli ultimi cinque anni quasi 150mila famiglie hanno perso la propria abitazione in proprieta' o in affitto a causa di morosita' sfociate in pignoramenti o sfratto". E nei prossimi tre anni "senza forme di sostegno ai redditi e maggiore disponibilita' di abitazioni a prezzi sostenibili altre 300mila famiglie potrebbero perdere l'abitazione".
I costi complessivi per una abitazione di 80 mq in una zona semicentrale di un grande centro urbano, secondo il rapporto della Cgil, "ammontano rispettivamente a 1.515 euro al mese per un appartamento in affitto, e 1.150 euro al mese per un appartamento di proprieta'. Dati che possono aumentare, e non di poco, in citta' dove alcune voci, come l'Imu, pesano in modo sostanzialmente maggiore.
Pesano i continui aumenti di luce, riscaldamento, gas, acqua; l'introduzione dell'Imu, e quella prevista per la nuova Tares (+25% rispetto alla vecchia tassa sui rifiuti); e con l'aumento dell'Iva aumenteranno costi come quelli della manutenzione. Per la Cgil, se non ci saranno modifiche a questo quadro, si va "tra giugno e luglio" verso una stangata da 31,8 miliardi di euro: 11,6 di acconto imu, 14,4 di saldo Irpef, 4 di acconto Tares, 1,8 per la tranche di aumento Iva.
Nel corso dell'ultimo decennio, indica ancora la Cgil, gli affitti sono aumentati del 130% per i contratti rinnovati (per arrivare alla cifra media di 740 euro mensili nel 2012) e del 150% per i nuovi contratti (1.100 euro mensili), mentre i costi degli immobili hanno registrato aumenti del 50% e fino al 100% nei grandi centri.
In forte crescita anche gli sfratti per morosita', +100%. E aumentano le "morosita' incolpevoli", legate a difficolta' economiche particolarmente critiche. Se un campione di mille sfrattati, gli under 35 sono il 21%, hanno perso il lavoro o sono lavoratori precari; le famiglie di immigrati il 26%, gli anziani il 38%.